Il territorio piemontese per le sue caratteristiche geologiche e per il regime climatico a cui è esposto, presenta un assetto geomorfologico in rapida evoluzione: i processi di modellamento naturale modificano in modo caratteristico l’aspetto e le forme del territorio e sono maggiormente percepiti quando la loro evoluzione interferisce con le aree urbanizzate. Sui versanti, essi comprendono le frane, che si attivano in ambiente alpino o collinare principalmente per gravità.
Strumento indispensabile per la gestione del delicato equilibrio del territorio piemontese è l'individuazione delle situazioni di conflitto tra processi naturali e uso del territorio, in quanto si è potuto verificare che in caso di evento alluvionale la presenza di insediamenti accresce l'entità degli effetti e naturalmente dei danni.
Le informazioni sui fenomeni franosi sono raccolte nel Sistema Informativo Frane in Piemonte (SIFraP), sottosistema del SIGeo - Sistema Informativo Geologico, che raccoglie ed organizza i dati geotematici, in formato alfanumerico, iconografico e cartografico, e consente di effettuare in tempi brevi analisi complesse quali aggregazioni, associazioni e confronti simultanei delle differenti informazioni. I dati geotematici sono rese fruibili al pubblico attraverso il Geoportale, corredati da informazioni sulla genealogia, qualità del dato, vincoli per il corretto utilizzo.
Arpa gestisce inoltre, per frane a lenta evoluzione, la Rete Regionale di Controllo sui Movimenti Franosi (ReRCoMF), nata a metà degli anni '90 ed estesa con circa 210 siti di monitoraggio diffusi sull'intero territorio regionale.
Consulta anche la Banca Dati Eventi alluvionali in Piemonte,
Tipologie di frane in Piemonte
Sul territorio piemontese, i versanti dell'arco alpino sono particolarmente soggetti allo sviluppo di fenomeni franosi di grandi dimensioni caratterizzate da meccanismi di tipo complesso e di crolli diffusi. Approfondimento disponibile per dissesti in alta quota.
La Collina di Torino e l'ampia zona collinare appenninica sono soggette a fenomeni di scivolamento che tendono ad evolvere in colamenti lenti. Viceversa la zona delle Langhe piemontesi per la peculiare struttura geologica è soggetta in modo predominante a scivolamenti di tipo planare.
In tutti gli ambienti le coperture superficiali sono soggette a fenomeni di colamento rapido, specie in occasione di eventi meteorologici intensi.


Note
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Ultima modifica 08 Luglio 2024