Arpa Piemonte gestisce la Rete Regionale di Controllo sui Movimenti Franosi (ReRCoMF), nata a metà degli anni '90 ed estesa con circa 210 siti di monitoraggio diffusi sull'intero territorio regionale. Il numero di siti varia in funzione di nuove installazioni, di norma a seguito di finanziamenti regionali ai Comuni interessati, oppure in base ad una procedura di ottimizzazione volta al miglioramento dell’efficienza della rete e alla razionalizzazione delle risorse, concordata con il Gruppo di Valutazione per il Monitoraggio dei Fenomeni Franosi (GV-MFF).
La rete è dotata di punti di misura di tipo superficiale (capisaldi topografici, su cui l’Agenzia effettua letture con stazione totale o con antenne GPS) e di tipo profondo (inclinometri, piezometri automatizzati, sonde inclinometriche automatizzate e colonne multiparametriche). In misura minore sono presenti altri strumenti di tipo topografico (GPS e stazioni totali automatizzati) e di tipo estensimetrico.
Ogni sistema di misura ha prerogative e limiti propri; l’impiego di più tipologie strumentali sullo stesso sito garantisce un controllo più efficace dei movimenti. Per i limiti intrinseci alla strumentazione e per la periodicità con cui vengono effettuate le misure, si prestano ad essere monitorate le frane a lenta evoluzione. Per le stesse ragioni e per l’estensione della rete, il sistema non si adatta in modo diretto a finalità di allertamento. I risultati del monitoraggio costituiscono un valido supporto alla pianificazione territoriale, alla predisposizione di piani di protezione civile, al corretto dimensionamento di interventi di sistemazione dei versanti e alla valutazione della loro efficacia.
Sul Geoportale di Arpa è disponibile il servizio che presenta l'ubicazione degli strumenti distinti per tipologia, l'anagrafica, la funzionalità, l'ente gestore, le caratteristiche tecniche dell'installazione e, ove disponibile, una fotografia del sito monitorato. Per gli strumenti in foro è possibile visualizzare la stratigrafia semplificata delle perforazioni accedendo alla Banca Dati Geotecnica
Viene garantito agli enti proprietari della strumentazione (solitamente i Comuni) un servizio di gestione di ciascun sistema di controllo strumentale, ponendosi come priorità di:
1) verificare utilizzo e manutenzione delle strumentazioni,
2) costituire una serie storica di dati
3) informare regolarmente le autorità competenti (Comuni, Regione, Province, ecc.) sullo stato di evoluzione dei fenomeni
4) contribuire ad individuare le tecniche di monitoraggio più adeguate alle tipologie franose da porre sotto controllo e alle risorse disponibili.
Gli aspetti tecnici e procedurali propri delle attività dell'Agenzia nell'ambito della gestione della RerCoMF sono specificati nel nuovo “Disciplinare per lo sviluppo, la gestione e la diffusione dati di sistemi di monitoraggio su fenomeni franosi del territorio regionale con finalità di prevenzione e governo del territorio” approvato con DGR 35-5029 del 13/05/2022, entrato in vigore dal 1° settembre 2022. Il documento, redatto da Regione e Arpa, aggiorna e sostituisce il precedente Disciplinare (approvato con DGR 16 aprile 2012, n.18-3690) e rappresenta il riferimento per le attività di progettazione, finanziamento e gestione dei sistemi di monitoraggio frane del Piemonte.
Tra le altre cose, il Disciplinare specifica le modalità tecniche di conduzione della rete di controllo da parte di Arpa in coerenza con le Linee guida del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale per il monitoraggio delle frane n. 32/2021 finalizzate ad armonizzare le procedure e fornire riferimenti e criteri per la progettazione, l’installazione, la gestione e la manutenzione delle reti di monitoraggio delle frane, nonché per la diffusione dei dati. Le Linee Guida sono state pubblicate nel settembre 2021 e Arpa Piemonte ha collaborato attivamente alla realizzazione del testo.
Disciplinare monitoraggio frane
Il “Disciplinare per lo sviluppo, la gestione e la diffusione dati di sistemi di monitoraggio su fenomeni franosi del territorio regionale con finalità di prevenzione e governo del territorio” introduce alcune importanti novità pensate per rendere più efficaci le attività di monitoraggio e di comunicazione delle informazioni e allo stesso tempo per agevolare l’utilizzo di queste ultime da parte dei diversi soggetti fruitori del servizio.
Sulla base della valutazione del rischio, della rappresentatività degli strumenti e della presenza o meno di movimento, i sistemi di monitoraggio della regione sono stati classificati in quattro classi (A, B, C e D) alle quali sono associati modalità di gestione e prodotti diversi.
L’evoluzione nel tempo del fenomeno franoso viene descritta attraverso un indice chiamato GDE (Grado Di Evoluzione) differenziato per Strumenti a Lettura Manuale (SLM) e Strumenti a Lettura Remota (SLR) e acquisizione continua; gli indici GDE hanno l’obiettivo di comunicare le risultanze strumentali in forma sintetica e rappresentativa dello stato di attività dei fenomeni franosi oggetto di monitoraggio, senza finalità di allertamento.
Comunicazione delle risultanze
La comunicazione agli enti interessati dei dettagli sulle risultanze strumentali avviene attraverso canali web ad accesso riservato, mentre sul sito istituzionale di Arpa è possibile consultare le informazioni ad accesso pubblico.
Informazioni ad accesso pubblico
1. Alla pagina “Bollettino monitoraggio frane” sono disponibili
- ELENCO DEI SITI: elenco dei siti monitorati attivi
- QUADRO DI SINTESI DEI GDE-SLM: quadro d’insieme, complessivo ed aggiornato a scala regionale, della situazione dei fenomeni monitorati con strumentazione a lettura manuale (siti di tipo B)
- QUADRO DI SINTESI DEI GDE-SLR: quadro d’insieme, complessivo ed aggiornato a scala regionale, della situazione dei fenomeni monitorati con strumentazione a lettura automatizzata (siti di tipo A), pubblicato settimanalmente
2. La banca dati SIFraP (Sistema Informativo Frane in Piemonte) comprende le perimetrazioni georiferite dei fenomeni franosi e le schede descrittive associate. Le informazioni sono consultabili in forma geografica tramite i servizi webGIS pubblicati sul Geoportale dell’Agenzia e/o in forma tabellare (schede II livello e schede III livello). Il Geoportale rende inoltre disponibili i metadati con tutte le informazioni relative alle modalità di utilizzo consentite e alle eventuali limitazioni d’uso.
Informazioni ad accesso riservato
La comunicazione agli enti interessati dei dettagli sulle risultanze strumentali avviene attraverso canali web ad accesso riservato; nello specifico, il portale rende disponibili le seguenti informazioni:
• anagrafica di dettaglio dei siti monitorati;
• risultanze delle letture in forma tabellare e grafica;
• documentazione storico/tecnica allegata.
• Per i siti di tipo A, settimanalmente vengono pubblicati gli indici GDE-SLR aggiornati degli strumenti automatizzati
• Per i siti di tipo B, dopo aver validato le misure degli strumenti a lettura manuale presenti, viene pubblicato un report tecnico a commento delle risultanze
• Per i siti di tipo C, in caso di necessità viene pubblicato un report sintetico a commento delle risultanze strumentali
Note
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- monitoraggio
- frane
Ultima modifica 08 Luglio 2024