Valutazioni ambientali

Arpa si occupa della valutazione  degli impatti potenziali legati alla realizzazione di piani e progetti sulle componenti ambientali e sui Siti rete Natura 2000

Le valutazioni ambientali rappresentano uno strumento di analisi e prevenzione che concorre al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, orientando verso scelte fondate sul rispetto dei principi della tutela ambientale.
L'esigenza da parte della società di prevenire gli effetti indesiderati sull'ambiente, causati dalle attività umane, anziché rimediare unicamente a posteriori ai danni, nel 1969 ha portato negli Stati Uniti alla nascita della Valutazione di Impatto Ambientale (Environmental Impact Assessment) nell'ambito della legge nazionale NEPA (National Environmental Policy Act) come strumento di gestione e controllo preventivo dell'ambiente e dei conflitti ambientali. In Europa il concetto è stato introdotto con la Direttiva Comunitaria 85/337/CEE, recepita in Italia con la Legge n. 349 dell’8 luglio 1986 e s.m.i.

La direttiva è stata poi recepita in Italia con la parte seconda del D.lgs. 3 aprile 2006 n. 152, entrata in vigore il 31 luglio 2007, che disciplina le procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d’impatto ambientale (VIA) e per l’autorizzazione ambientale integrata (IPPC).

La Valutazione di Incidenza ecologica è un procedimento previsto dal D.P.R. 357/1997 (art. 5), modificato e integrato dal DPR n. 120 del 2003, in ottemperanza alle prescrizioni cogenti di due Direttive comunitarie, la 92/43/CEE “Habitat” e 79/409/CEE “Uccelli” (ora 2009/147/CE), che viene attivato qualora un intervento, un progetto o piano sia suscettibile di determinare, direttamente o indirettamente, incidenza significativa su specie e habitat di un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) o di una Zona di Protezione Speciale (ZPS) previsti rispettivamente dalle due Direttive.

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