Le linee guida ISPRA n. 157/2017 “Criteri per l’analisi dello stato quantitativo e il monitoraggio dei corpi idrici sotterranei” identificano il livello piezometrico come indicatore idrogeologico principale per il monitoraggio delle tendenze a lungo termine nella valutazione dello stato quantitativo dei corpi idrici sotterranei.
Il livello piezometrico è direttamente correlato con il bilancio tra ricarica naturale ed eventualmente artificiale delle acque sotterranee ospitate negli acquiferi (alimentazione dalle aree di ricarica e apporti diretti dalle precipitazioni, dai corsi d’acqua o dai canali, dall’allagamento delle risaie) e il deflusso naturale (da acquifero ad acquifero o da acquifero a corpo idrico superficiale) al quale si sommano i sempre crescenti prelievi antropici per i diversi usi.
In periodi di siccità, quando anche i corsi d’acqua superficiali sono in condizioni di magra o secca, i prelievi da falda - l’unica risorsa idrica ancora disponibile - tendono ad aumentare, così anche gli effetti negativi sulla falda stessa si amplificano (maggiori prelievi e minore ricarica).
La Rete di Monitoraggio Regionale delle Acque Sotterranee di Arpa Piemonte dispone di 117 piezometri per il monitoraggio quantitativo della falda superficiale, distribuiti in diversi corpi idrici sotterranei (GWB) e strumentati per la misura in automatico della soggiacenza (la distanza del livello di falda dal piano campagna) e della temperatura dell’acqua. I dati memorizzati vengono scaricati nel corso delle campagne semestrali di misura e prelievi, a eccezione di 14 piezometri dotati di sistemi di teletrasmissione in tempo reale dei dati.
Le serie storiche dei dati di soggiacenza partono per la maggior parte dei punti dal 2005, per alcuni dal 2001. Alcuni piezometri in falda superficiale sono stati realizzati in anni più recenti e quindi non dispongono ancora di una serie pluriennale di dati.
I dati di soggiacenza relativi ai piezometri della rete sono consultabili sul Portale Acque.
Il monitoraggio verrà esteso agli acquiferi profondi, che costituiscono una importante risorsa perché ospitano acque più protette nei confronti dell’inquinamento, grazie alla recente realizzazione di 11 nuovi piezometri profondi che entreranno prossimamente in funzione già in modalità di teletrasmissione dei dati.
Le serie storiche dotate di adeguate lunghezza e consistenza dei dati, consentono l’elaborazione statistica in rapporto a una condizione di riferimento. In particolare, i valori del 25° e 75° percentile dei dati della serie storica di ciascun piezometro definiscono una fascia di fluttuazione che, per gli scopi del monitoraggio quantitativo, può essere considerata la naturale oscillazione annua media del livello in quel dato punto della rete. Escursioni del livello attuale al di sotto della fascia di naturale oscillazione stagionale della falda definita dalla serie storica evidenziano per il corpo idrico sotterraneo una condizione di criticità dal punto di vista dello stato quantitativo.
L'immagine a fianco è un esempio di boxplot di una serie storica di dati di soggiacenza, in cui la linea blu identifica il 25° percentile e quella arancione il 75° percentile. La linea gialla indica la media mensile del 2023, che mostra una situazione di sofferenza della falda superficiale per la prima parte dell'anno, quando si pone sotto la fascia di fluttuazione storica, e un successivo miglioramento dovuto alla risposta alle precipitazioni nella seconda parte dell'anno, quando si posiziona al limite inferiore della fluttuazione.
Note
Ultima modifica 26 Giugno 2024