Arpa Piemonte è impegnata nello studio e nel controllo delle trasformazioni ambientali, espressione dei cambiamenti climatici in corso. L’ambiente di alta montagna è estremamente sensibile: anche piccole variazioni di temperatura determinano un riequilibrio nella distribuzione della neve, del ghiaccio e del permafrost. E questi elementi condizionano a loro volta la stabilità dei versanti e delle pareti rocciose in alta quota. In tale contesto è fondamentale poter disporre di dati ed informazioni affidabili dell’ambiente fisico: la Capanna Margherita, sulla Punta Gnifetti, rappresenta a tutti gli effetti l’osservatorio più alto d’Europa ed ospita sul tetto, a 4.560 m slm, la stazione meteorologica seconda più alta d’Europa.
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Inaugurata nel settembre del 1893 al cospetto della Regina Margherita di Savoia ed interamente rinnovata nel 1980, la Capanna Margherita ha una grande rilevanza storica dal punto di vista scientifico-meteorologico, in quanto, oltre che meta di escursionisti è stata, fin dai primi anni del novecento, sede di raccolta manuale di dati meteorologici durante i mesi estivi.
Già dal 2002 il Settore Meteoidrografico e Reti di Monitoraggio dell’Arpa Piemonte ha dato inizio ad un progetto di monitoraggio finalizzato allo studio delle condizioni meteorologiche nella media troposfera ed all’interazione dei sistemi atmosferici con la catena alpina. Sono state installate quattro stazioni meteo automatiche in alta e altissima quota: in prossimità del Gran Paradiso (3272 m), al Monviso (3325 m), a Rocca Dell’Abisso (2753 m) e sul Monte Rosa presso il rifugio Capanna Margherita (4560 m). Quest’ultima stazione è attualmente la seconda più alta in Europa. Sul tetto del rifugio sono installati un barometro di precisione, un termometro, un anemometro e due radiometri per la misura della radiazione globale e della radiazione UV. Questi sensori sono stati pensati e costruiti in maniera tale da poter resistere a condizioni atmosferiche estreme, quali sono quelle che si hanno ad alta quota, in particolare per la formazione di ghiaccio e galaverna che ostacolano i movimenti meccanici: il sensore di direzione del vento è verniciato con Teflon® nero, la banderuola è realizzata in titanio; il sensore di velocità del vento è realizzato in IXEF® e fibra di vetro ed il range di misura è stato esteso da 44 m/s fino a 70 m/s (da 160 km/h a 252 km/h); il sensore di temperatura dell’aria è protetto da uno schermo in titanio verniciato con Teflon® bianco ed il valore minimo del range di misura è stato portato a –45 °C (dai –30 °C usuali); i sensori di radiazione globale ed UV sono protetti con uno schermo in titanio verniciato con Teflon® bianco. Annualmente viene eseguita una revisione totale ed una taratura di tutti gli strumenti.
Dal 2002 i dati della centralina meteorologica sono registrati tutto l’anno e sono forniti in tempo reale sull’app meteo3r mentre i dati storici sono reperibili ai seguenti link:
https://www.arpa.piemonte.it/dato/banca-dati-storica-dati-giornalieri-mensili
La misura di parametri meteorologici ad una quota così elevata è finalizzata allo studio delle condizioni meteorologiche nella media troposfera ed all’interazione dei sistemi atmosferici con la catena alpina. I dati registrati dalla stazione sono rappresentativi delle condizioni meteo a scala sinottica. Grazie all’elevata frequenza di acquisizione, in confronto ad esempio ai radiosondaggi, i dati registrati a Capanna Margherita sono un utile strumento per studiare l’interazione tra le masse d’aria e la catena alpina ed alcuni fenomeni particolari a cui tali interazioni possono dar luogo, quali, ad esempio, eventi di foehn.
Valori estremi 2002-2024 | Valore | data |
Temperatura massima (°C) | 9.3 | 05/08/2015 |
Temperatura minima (°C) | -37.3 | 25/01/2005 |
Raffica massima | 60.9 m/s (219 km/h) | 05/02/2020 |
Valori estremi di temperatura e di velocità del vento misurati dall’installazione della stazione il 31 agosto 2002 al 28 agosto 2024
I dati raccolti a quote elevate sono di fondamentale importanza per la comprensione degli equilibri della criosfera. Come osservato dalla missione di ARPA Piemonte alla Capanna Margherita il 9 agosto scorso, l’abbondante copertura nevosa ancora presente alle alte quote si sta trasformando e riducendo rapidamente liberando grandi quantità di acqua di fusione; il ghiaccio libero dalla neve risulta esposto a forte fusione, contribuendo alla riduzione delle masse glaciali.
Arpa Piemonte è impegnata inoltre nello studio dei ghiacciai e sugli effetti di instabilità naturale indotti al loro contorno; periodicamente si effettuano campagne di osservazione e di monitoraggio delle trasformazioni dell’ambiente glaciale piemontese: https://www.arpa.piemonte.it/scheda-informativa/ghiacciai.
Note
Ultima modifica 10 Settembre 2024