Capanna Margherita: l'osservatorio fisico-meteorologico più alto d'Europa

Arpa Piemonte è impegnata nello studio e nel controllo delle trasformazioni ambientali, espressione dei cambiamenti climatici in corso. L’ambiente di alta montagna è estremamente sensibile: anche piccole variazioni di temperatura determinano un riequilibrio nella distribuzione della neve, del ghiaccio e del permafrost. E questi elementi condizionano a loro volta la stabilità dei versanti e delle pareti rocciose in alta quota. In tale contesto è fondamentale poter disporre di dati ed informazioni affidabili dell’ambiente fisico: la Capanna Margherita, sulla Punta Gnifetti, rappresenta a tutti gli effetti l’osservatorio più alto d’Europa ed ospita sul tetto, a 4.560 m slm, la stazione meteorologica seconda più alta d’Europa. 

Versante valsesiano della Punta Gnifetti con la Capanna Margherita (foto Arnold Welf)
Versante valsesiano della Punta Gnifetti con la Capanna Margherita (foto Arnold Welf)
Versante svizzero del Monte Rosa, da sinistra la Punta Dufour (4.634 m slm), la punta Zumstein (4.563 m slm), la Punta Gnifetti (4.554 m slm) su cui sorge la Capanna Margherita, la Punta Parrot (4.436 m slm)
Versante svizzero del Monte Rosa, da sinistra la Punta Dufour (4.634 m slm), la punta Zumstein (4.563 m slm), la Punta Gnifetti (4.554 m slm) su cui sorge la Capanna Margherita, la Punta Parrot (4.436 m slm)
Capanna Margherita - L'osservatorio meteo più alto d'Europa

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Inaugurata nel settembre del 1893 al cospetto della Regina Margherita di Savoia ed interamente rinnovata nel 1980, la Capanna Margherita ha una grande rilevanza storica dal punto di vista scientifico-meteorologico, in quanto, oltre che meta di escursionisti è stata, fin dai primi anni del novecento, sede di raccolta manuale di dati meteorologici durante i mesi estivi. 

L’osservatorio meteorologico di Capanna Margherita a inizio novecento (https://www.geositlab.unito.it/capanna/galleria.html)
L’osservatorio meteorologico di Capanna Margherita a inizio novecento (https://www.geositlab.unito.it/capanna/galleria.html)

Già dal 2002 il Settore Meteoidrografico e Reti di Monitoraggio dell’Arpa Piemonte ha dato inizio ad un progetto di monitoraggio finalizzato allo studio delle condizioni meteorologiche nella media troposfera ed all’interazione dei sistemi atmosferici con la catena alpina. Sono state installate quattro stazioni meteo automatiche in alta e altissima quota: in prossimità del Gran Paradiso (3272 m), al Monviso (3325 m), a Rocca Dell’Abisso (2753 m) e sul Monte Rosa presso il rifugio Capanna Margherita (4560 m). Quest’ultima stazione è attualmente la seconda più alta in Europa. Sul tetto del rifugio sono installati un barometro di precisione, un termometro, un anemometro e due radiometri per la misura della radiazione globale e della radiazione UV. Questi sensori sono stati pensati e costruiti in maniera tale da poter resistere a condizioni atmosferiche estreme, quali sono quelle che si hanno ad alta quota, in particolare per la formazione di ghiaccio e galaverna che ostacolano i movimenti meccanici: il sensore di direzione del vento è verniciato con Teflon® nero, la banderuola è realizzata in titanio; il sensore di velocità del vento è realizzato in IXEF® e fibra di vetro ed il range di misura è stato esteso da 44 m/s fino a 70 m/s (da 160 km/h a 252 km/h); il sensore di temperatura dell’aria è protetto da uno schermo in titanio verniciato con Teflon® bianco ed il valore minimo del range di misura è stato portato a –45 °C (dai –30 °C usuali); i sensori di radiazione globale ed UV sono protetti con uno schermo in titanio verniciato con Teflon® bianco. Annualmente viene eseguita una revisione totale ed una taratura di tutti gli strumenti. 

Dal 2002 i dati della centralina meteorologica sono registrati tutto l’anno e sono forniti in tempo reale sull’app meteo3r mentre i dati storici sono reperibili ai seguenti link: 

 https://www.arpa.piemonte.it/dato/banca-dati-storica-dati-giornalieri-mensili 

https://www.arpa.piemonte.it/rischi_naturali/snippets_arpa_graphs/dati_giornalieri_meteo/?statid=PIE-002002-902-2002-08-29&param=T  

La misura di parametri meteorologici ad una quota così elevata è finalizzata allo studio delle condizioni meteorologiche nella media troposfera ed all’interazione dei sistemi atmosferici con la catena alpina. I dati registrati dalla stazione sono rappresentativi delle condizioni meteo a scala sinottica. Grazie all’elevata frequenza di acquisizione, in confronto ad esempio ai radiosondaggi, i dati registrati a Capanna Margherita sono un utile strumento per studiare l’interazione tra le masse d’aria e la catena alpina ed alcuni fenomeni particolari a cui tali interazioni possono dar luogo, quali, ad esempio, eventi di foehn. 

Serie storica sintetica delle temperature misurate alla Capanna Margherita: si osserva un netto trend di aumento di tutte le temperature e nel 2023 è stato registrato il primo periodo caratterizzato di Tmin > 0 °C, condizione durata dal 4 all’8 settembre
Serie storica sintetica delle temperature misurate alla Capanna Margherita: si osserva un netto trend di aumento di tutte le temperature e nel 2023 è stato registrato il primo periodo caratterizzato di Tmin > 0 °C, condizione durata dal 4 all’8 settembre
Dettaglio delle temperature registrate alla Capanna Margherita nel corso dell’estate 2024; a più riprese sono state misurate Tmin > 0 °C
Dettaglio delle temperature registrate alla Capanna Margherita nel corso dell’estate 2024; a più riprese sono state misurate Tmin > 0 °C
Valori estremi 2002-2024 Valore data 
Temperatura massima (°C) 9.3 05/08/2015 
Temperatura minima (°C) -37.3 25/01/2005 
Raffica massima 60.9 m/s (219 km/h) 05/02/2020 

Valori estremi di temperatura e di velocità del vento misurati dall’installazione della stazione il 31 agosto 2002 al 28 agosto 2024

I dati raccolti a quote elevate sono di fondamentale importanza per la comprensione degli equilibri della criosfera. Come osservato dalla missione di ARPA Piemonte alla Capanna Margherita il 9 agosto scorso, l’abbondante copertura nevosa ancora presente alle alte quote si sta trasformando e riducendo rapidamente liberando grandi quantità di acqua di fusione; il ghiaccio libero dalla neve risulta esposto a forte fusione, contribuendo alla riduzione delle masse glaciali. 

 

Abbondante acqua di fusione sulla superficie dei ghiacciai il 9 agosto 2024
Abbondante acqua di fusione sulla superficie dei ghiacciai il 9 agosto 2024

Arpa Piemonte è impegnata inoltre nello studio dei ghiacciai e sugli effetti di instabilità naturale indotti al loro contorno; periodicamente si effettuano campagne di osservazione e di monitoraggio delle trasformazioni dell’ambiente glaciale piemontese: https://www.arpa.piemonte.it/scheda-informativa/ghiacciai.  

Testata della Valsesia vista dalla Capanna Margherita: in primo piano il bacino di accumulo del ghiacciaio di Sesia-Vigne interessato da accumuli detritici provenienti dalle pareti sovrastanti, sulla sinistra in secondo piano il ghiacciaio Meridionale delle Locce; tutto a sinistra la cresta Signal che separa la Valsesia dalla Valle Anzasca
Testata della Valsesia vista dalla Capanna Margherita: in primo piano il bacino di accumulo del ghiacciaio di Sesia-Vigne interessato da accumuli detritici provenienti dalle pareti sovrastanti, sulla sinistra in secondo piano il ghiacciaio Meridionale delle Locce; tutto a sinistra la cresta Signal che separa la Valsesia dalla Valle Anzasca
Limiti del ghiacciaio Meridionale delle Locce rilevati sulle ortofoto 1994 e 2010 (Regione Piemonte), 2018 (AGEA) e 2023 (Sentinel). Nel 2023 si è osservata la chiara separazione in tre corpi distinti, da sinistra a destra: Occidentale, Centrale ed Orientale
Limiti del ghiacciaio Meridionale delle Locce rilevati sulle ortofoto 1994 e 2010 (Regione Piemonte), 2018 (AGEA) e 2023 (Sentinel). Nel 2023 si è osservata la chiara separazione in tre corpi distinti, da sinistra a destra: Occidentale, Centrale ed Orientale

Note

    Ultima modifica 10 Settembre 2024