Data di inserimento 19 Marzo 2025

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 21 marzo Giornata Mondiale dei Ghiacciai e il 2025 Anno Internazionale per la Conservazione dei Ghiacciai. Una proposta avanzata dal Tajikistan piccolo Stato dell’Asia centrale con il 6% del territorio coperto da ghiacci e vette che superano i 7.000 metri. Sono in programma numerosi eventi per portare l’attenzione sui cambiamenti, rapidi e talora irreversibili, che stanno interessando la criosfera a causa dell’innalzamento delle temperature globali.
Per celebrare la giornata, Arpa Piemonte, pubblica il resoconto della Campagna Glaciologica 2024. L’annata idrologica 2023/2024 è stata caratterizzata da un’abbondante innevamento tardo invernale/primaverile, tra i maggiori degli ultimi decenni; favorita dal persistente caldo e amplificata dal colore rosso sporco della neve per l’accumulo di polveri sahariane, la fusione estiva ha consumato gran parte della copertura di neve invernale/primaverile. Al piede delle grandi pareti, importanti accumuli di valanga sono sopravvissuti anche a quote piuttosto basse, ben al di sotto dei 3000 m, fatto ormai desueto. La neve autunnale è stata piuttosto precoce, portando in settembre già numerose spruzzate al di sopra dei 3000 m di quota ed arrestando così la fusione estiva dei ghiacciai. Nel complesso il 2024 risulta meno negativo rispetto alle annate precedenti, di cui il 2022 e il 2023 hanno rappresentato un estremo in termini di perdite di ghiaccio. Dove è stato possibile misurarlo, l’arretramento è risultato contenuto e la perdita di massa, pur avvenuta, è stata un po' sotto la media trentennale. Numerose instabilità hanno nuovamente interessato l’alta quota piemontese, testimoniando la fragilità degli equilibri dell’ambiente glaciale e periglaciale.
La relazione dei rilievi e dei risultati
Una sintesi della campagna glaciologica 2024
Video

A conclusione dei rilievi del 2024 è stato possibile aggiornare il quadro delle estensioni dei ghiacciai piemontesi, oggi disponibile online sul geoportale di Arpa Piemonte: il livello informativo ghiacciai contiene i poligoni che rappresentano l’estensione areale aggiornata dei corpi glaciali riconosciuti e un livello puntuale che riporta l’ubicazione e la denominazione dei ghiacciai recentemente estinti.
Il database ghiacciai Piemonte 2025 nasce dalla necessità di creare uno strato di conoscenza uniforme, una baseline, quale registrazione dello stato più aggiornato possibile dell’ubicazione, dell’estensione e della condizione dei ghiacciai piemontesi. Per un’identificazione univoca, la denominazione e la numerazione dei ghiacciai sono in accordo e seguono fedelmente quelle definite ufficialmente dal Comitato Glaciologico Italiano (CGI, http://www.glaciologia.it/i-ghiacciai-italiani/) di cui i catasti, e in particolare la cartografia 2006-2007, hanno rappresentato la base di partenza e il riferimento per l’aggiornamento qui proposto.
In questo intervallo di tempo, la superficie glacializzata complessiva in Piemonte è scesa da 30 km2 a 22 km2; su 109 ghiacciai rilevati nel 2006-2007, cinque sono scomparsi e definiti estinti. A causa dell’assottigliamento delle masse glaciali, numerosi altri ghiacciai si sono suddivisi in diversi corpi minori a partire da un unico grande ghiacciaio: il più eclatante è il ghiacciaio di Hohsand (o del Sabbione) settentrionale; l’originario corpo glaciale si è smembrato in cinque unità glaciali distinte, non più collegate fra loro. Attualmente il numero di corpi glaciali distinti è salito così a 161, tra ghiacciai (corpi glaciali caratterizzati da movimento), glacionevati (senza movimento) e masse coperte da detrito.

L’ubicazione e l’estensione areale aggiornata è stata cartografata grazie alla disponibilità di basi cartografiche recenti, di cui sono state utilizzate ortofoto rilevate in tarda estate, quando la copertura nevosa residua dell’inverno è al minimo e prima delle nevicate autunnali, fatto che permette di riconoscere al meglio la presenza di ghiaccio. Non esistendo un’unica base con tali caratteristiche sull’intero territorio piemontese, è stato utilizzato un insieme di ortofoto rilevate tra il 2022 e il 2024.
La cartografia dell’estensione dei ghiacciai è stata redatta sulla base del riconoscimento dell’areale coperto dal ghiacciaio; in caso di copertura di neve fresca o copertura detritica sono state analizzate le ortofoto precedenti e, quando disponibili, le foto e le descrizioni raccolte durante le missioni di terreno.
I poligoni del livello ghiacciai sono rappresentati secondo la tipologia:
- Ghiacciai di calotta: ghiacciai ubicati sulla sommità di un monte.
- Ghiacciai montani: ghiacciai ubicati sui versanti montani.
- Ghiacciai vallivi: ghiacciai che raccolgono la confluenza di più colata glaciali e fluiscono all’interno di un solco vallivo.
- Ghiacciai neri: ghiacciai in prevalenza coperti di detrito, ma che mostrano evidenze di dinamica (crepacci, terminale, etc.).
- Glacionevati non coperti da detrito: corpi glaciali privi di dinamica, con prevalente ghiaccio affiorante.
- Corpi glaciali prevalentemente coperti da detrito: corpi privi di dinamica, riconoscibili solo per radi affioramenti di ghiaccio al di sotto una continua copertura detritica.
Ai poligoni sono associate inoltre informazioni sull’estensione e sulle quote massime, medie, minime di ogni corpo glaciale. Si prevede infine un aggiornamento annuale del livello informativo ghiacciai, base per un efficace sistema di osservazione e controllo delle trasformazioni della criosfera.

Le attività della campagna glaciologica di Arpa Piemonte hanno beneficiato di collaborazioni con il Comitato Glaciologico Italiano per la programmazione dei rilievi, con il CNR-IRPI per lo studio del bacino glaciale della Bessanese e del Belvedere, con la Società Meteorologica Italiana per lo studio del ghiacciaio di Ciardoney, con il Parco Nazionale Gran Paradiso per i ghiacciai della Valle Orco. I sorvoli in elicottero sono stati eseguiti grazie al supporto con il Settore Protezione Civile della Regione Piemonte e nell’ambito della convenzione con il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese.
Note
Ultima modifica 19 Marzo 2025