Maltempo del 29 e 30 giugno scorsi: l’analisi completa dell’evento meteoidrologico

Maltempo del 29 e 30 giugno scorsi: l’analisi completa dell’evento meteoidrologico
Maltempo del 29 e 30 giugno scorsi: l’analisi completa dell’evento meteoidrologico

Sabato 29 giugno e domenica 30 giugno 2024 fenomeni intensi hanno colpito il Piemonte. I più persistenti hanno interessato le zone di media e bassa valle nordoccidentali e settentrionali della regione e la fascia pedemontana adiacente. La rigenerazione dei temporali è avvenuta per più ore sulle stesse zone.

Le intense piogge, che hanno colpito le Alpi nord-occidentali tra il pomeriggio del 29 giugno e le prime ore del 30, hanno generato effetti al suolo dalla Valle di Susa fino all’Ossola. In Piemonte, piene torrentizie, colate detritiche e frane hanno interessato in particolare le valli di Lanzo, la valle Orco e le valli del Monte Rosa. Lo stesso evento ha generato ingenti danni anche sul versante valdostano del Gran Paradiso e nel Canton Ticino.

Arpa Piemonte ha pubblicato il 10 luglio scorso il rapporto di evento con una rassegna speditiva degli effetti al suolo. Tale rapporto viene ora aggiornato con un’analisi più completa delle aree colpite e nuove cartografie.

In sintesi

Nelle valli di Lanzo, nel comune di Usseglio (TO), due colate detritiche hanno determinato la chiusura della strada del vallone d'Arnas; a Chialamberto (TO), una colata detritica lungo il torrente Vassola ha determinato disagi in paese, con alcune persone evacuate dalle proprie abitazioni. Nel comune di Groscavallo (TO), il rio Unghiasse ha divagato in conoide appena a valle di Bonzo Superiore.

In valle Orco una colata detritica incanalata ha interrotto la strada provinciale n. 460 del Gran Paradiso in località Fornolosa; nel vallone di Piantonetto, in località S. Giacomo (TO), la sede stradale è stata completamente asportata per un’erosione di sponda del torrente omonimo. In val Soana un fenomeno di fluidificazione della coltre eluvio-colluviale ha interessato la strada provinciale n. 47 in località Ingria. Il torrente Arietta nel vallone dell’Azaria si è ostruito a causa di una frana, riversando materiale sui pascoli e deviando il suo percorso.

In alta Valsesia i fenomeni più significativi sono stati registrati nel comune di Alagna (VC), con danni alle strade, ponti, sentieri, scogliere e alle infrastrutture turistiche. Molte le strade chiuse: quella per Pianalunga, Acqua Bianca, Val Vogna (da Sant’Antonio a Peccia) e quella per Wittine (dalla frazione di Piane). Segnalati dissesti anche a Campertogno e Scopa, nonché nella laterale Val Vogna. Evacuati con elicottero dei Vigili del fuoco 13 persone rimaste bloccate ai rifugi Pastore, Barba Ferrero e Crespi Calderini.

Nel comune di Varzo (VB) sono state registrate colate detritiche lungo il rio Groso, il rio della Balma e il rio Fontana, coinvolgendo la viabilità locale.

Infine, nel comune di Macugnaga (VB), si è verificata una diffusa attivazione dei bacini idrografici sul versante sinistro della valle, generando piene torrentizie e colate detritiche dai bacini glaciali di Nordend, di Piccolo Fillar, di Jazzi, di Roffel ed in particolare dei rii Tambach e Horlovono. A monte dell’abitato erosioni di sponda e diversioni del torrente Anza hanno generato danni in località Burki, lungo le piste da sci e la viabilità locale. Il rio Tambach è fuoriuscito già dall’apice di conoide coinvolgendo in destra il complesso sportivo e in sinistra la borgata Dorf con il cimitero. All’interno del concentrico, la riduzione delle sezioni di alveo dei rii Tambach e Horlovono ha determinato la fuoriuscita dei rii con pesante coinvolgimento di tutta l’area centrale. Il passaggio della piena e il trasporto di materiale solido lungo l’Anza hanno causato erosioni spondali in località Pestarena, dove il cedimento della sponda sinistra ha coinvolto la strada comunale e la fondazione di alcune abitazioni prospicenti l’alveo.

Per maggiori approfondimenti il rapporto d’evento aggiornato e completo

Cartografia degli effetti principali rilevati nella zona del concentrico di Macugnaga, generati dall’ostruzione dei rii Tambach (a snistra) e Horlovono (in centro)
Cartografia degli effetti principali rilevati nella zona del concentrico di Macugnaga, generati dall’ostruzione dei rii Tambach (a snistra) e Horlovono (in centro)

Note

    Ultima modifica 23 Settembre 2024