Data di inserimento 21 Marzo 2025

Come ogni 22 marzo a partire dal 1992, domani è la giornata mondiale dell’acqua, un momento scelto dalla Nazioni Unite per ricordare a tutti perché la nostra casa, la Terra, è chiamata il “Pianeta Azzurro”.
Il tema del 2025 è “La conservazione dei ghiacciai” riserve d’acqua solida chiave per gli equilibri sociali ed ecologici in ambiente montano, elementi fondamentali nella regolazione del ciclo idrologico e “spie” puntuali del Cambiamento Climatico in atto.
Non è un caso che questa delicata tematica, che interessa molto da vicino un territorio come quello piemontese, riprenda, ad un solo giorno di distanza, le attività dedicate nella Giornata Internazionale dei Ghiacciai.
L’ultimo rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) del 2022 sottolinea come “negli ultimi decenni, i ghiacciai, il permafrost e la copertura nevosa hanno subito un declino generale in risposta ai cambiamenti climatici, alterando l’intensità, la posizione e la frequenza di calamità naturali.”
Inoltre, prevede “una perdita complessiva dell'80% della massa ghiacciata entro il 2100 di tutti piccoli ghiacciai in Europa, in Africa orientale, nelle Ande tropicali, e in Indonesia, per gli scenari con alte emissioni,”
In termini di “acqua solida”, non è solo lo stato di salute dei ghiacciai ad essere sotto la lente d’ingrandimento della comunità scientifica e non. Anche la presenza di neve al suolo nelle stagioni fredde rappresenta un patrimonio cruciale di equilibrio per la biosfera e per le attività economiche e sociali umane.
In questo inizio di primavera 2025 le principali risorse idriche superficiali stoccate in Piemonte ovvero gli invasi principali, il Lago Maggiore e, appunto, l’equivalente di neve in acqua (SWE) sono globalmente in media con il periodo: in particolare lo SWE è circa il 10% al di sopra di quanto è lecito attendersi in questo periodo dell’anno, e praticamente a metà strada sia dei quantitativi record del 2024 sia di quello da record negativo dell’annus horribilis 2022.

Non solo la quantità d’acqua ma anche il monitoraggio della sua qualità costituisce una delle attività rilevanti dell’Agenzia. Nella ricorrenza annuale incentrata sull'importanza dell'acqua dolce, uno dei temi cardini è supportare il raggiungimento dell'Obiettivo di sviluppo sostenibile 6: acqua e servizi igienici per tutti entro il 2030
Molti dei traguardi previsti dall’Obiettivo 6 sono in linea con quanto previsto dalla principale norma europea in materia di tutela delle risorse idriche: Direttiva quadro acque 2000/60/CE (DQA) che istituisce un quadro uniforme a livello comunitario per la gestione delle acque interne superficiali, di transizione, costiere e sotterranee.
Arpa Piemonte ha avviato nel 2009 il primo sessennio di monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee ai sensi della normativa europea e nel 2025 si appresta a concludere il terzo ciclo di Pianificazione; nel corso di questi anni è stata acquisita una notevole mole di dati relativi a diversi comparti dell’ecosistema acquatico.
I dati del monitoraggio, insieme alla caratterizzazione delle pressioni antropiche che insistono sui corpi idrici superficiali e sotterranei, rappresentano anche una delle basi conoscitive previste per l’implementazione della Direttiva sulle acque potabili (Direttiva UE 2020/2184)
Nel tempo, la norma europea ha integrato da un lato le matrici ambientali per la ricerca dei contaminanti (biota e sedimenti) e dall’altra l’elenco dei principi attivi da indagare con l’introduzione di nuove sostanze tra cui PFAS, diossine, nuovi pesticidi, etc. Attraverso il monitoraggio delle sostanze dell’elenco di controllo, si stanno acquisendo dati volti a orientare in futuro il monitoraggio chimico verso contaminanti di interesse emergente come prodotti farmaceutici (ormoni, antibiotici, antinfiammatori, antidepressivi, ecc), agenti di protezione solare, sostanze di utilizzo industriale. In questo senso la Direttiva concorre al raggiungimento dell’Obiettivo 6 in quanto mira a introdurre norme riviste intese a proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque destinate al consumo umano, garantendone «la salubrità e la pulizia», migliorare l’accesso alle acque destinate al consumo umano, introdurre un approccio efficace sotto il profilo dei costi basato sul rischio, per monitorare la qualità dell’acqua.

Un altro aspetto rilevante legato alla qualità delle acque è legato al monitoraggio delle comunità biologiche nei corsi d’acqua e nei laghi e alla caratterizzazione degli elementi idromorfologici ad essi associati. Anche questi dati derivanti dall’implementazione della DQA (Direttiva Qualità delle Acque) saranno rilevanti per l’attuazione del Regolamento UE 2024/1991 sul ripristino della natura, una norma innovativa, fondamentale per l’attuazione della strategia UE per la biodiversità 2030. Questo regolamento prevede, tra gli altri obiettivi, il ripristino della connettività naturale dei fiumi e delle funzioni naturali delle relative pianure alluvionali; tra gli obiettivi figurano anche gli impegni, da rispettare entro il 2030, di ripristinare almeno 25.000 km di fiumi in Unione Europea, trasformandoli in corsi d’acqua a scorrimento libero, la cui connettività longitudinale, laterale e verticale non è ostacolata da strutture artificiali che formano una barriera e le cui funzioni naturali sono in gran parte inalterate.
Nel 2026, a chiusura del 3° ciclo di monitoraggio verranno elaborati e valutati tutti i dati acquisiti al fine di fornire il quadro aggiornato sullo stato di qualità ai sensi della DQA per fiumi, laghi e acque sotterranee, funzionale alla verifica del raggiungimento degli obiettivi ambientali previsti dalla DQA di buono Stato quali-quantitativo al 2027.
Il quadro conoscitivo aggiornato fornirà gli elementi agli enti preposti per valutare le azioni da intraprendere per il miglioramento dello stato e il non deterioramento funzionali al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla DQA, ma anche dalle norme europee ad essa correlate che mettono al centro la tutela della risorsa idrica in tutti i suoi aspetti qualitativi, quantitativi, di utilizzo sostenibile.

Note
Ultima modifica 21 Marzo 2025