Il Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria

Il Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria (SRRQA) in Piemonte è attualmente composto da 56 stazioni fisse, delle quali 4 di proprietà privata situate in prossimità di impianti industriali (in particolare un termovalorizzatore, una centrale termoelettrica a metano ed una azienda chimica), finalizzate alla valutazione dell’eventuale impatto locale delle stesse sull’aria ambiente.

Nelle stazioni sono installati sia analizzatori automatici - che forniscono dati in continuo ad intervalli regolari di tutti i parametri monitorati, con cadenza generalmente oraria - sia campionatori. Solo per il particolato PM10 e PM2.5 sono utilizzati sia analizzatori automatici sia campionatori per la gravimetria: i primi producono dati orari o giornalieri, mentre i secondi solo giornalieri. I dati di IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) e metalli, determinati in laboratorio sui filtri di particolato PM10 giornalieri, sono forniti con cadenza mensile. 

I punti di misura sono dislocati sul territorio regionale in funzione della zonizzazione del territorio, effettuata ai sensi dell’art. 3 del decreto 155/2010, della densità abitativa e altri parametri, in modo da garantire una valutazione della qualità dell’aria rappresentativa per ciascuna zona. Per tutti gli inquinanti normati eccetto l'ozono le zone sono (Figura 1 sinistra): agglomerato torinese (IT0118), zona di Pianura (IT0119), zona di Collina (IT0120) e zona di montagna (IT0121). Per l'ozono invece (Figura 1 destra) si ha l'agglomerato torinese (IT0118) e il resto della zona regionale (IT0122). 

 

Figura 1 - Rappresentazione grafica della zonizzazione riferita agli obiettivi di protezione della salute umana, in riferimento agli inquinanti NO2, SO2, C6H6, CO, PM10, PM2,5, Pb, As, Cd, Ni, B(a)P a sinistra e in riferimento all'ozono sulla destra
Figura 1 - Rappresentazione grafica della zonizzazione riferita agli obiettivi di protezione della salute umana, in riferimento agli inquinanti NO2, SO2, C6H6, CO, PM10, PM2,5, Pb, As, Cd, Ni, B(a)P a sinistra e in riferimento all'ozono sulla destra

Più in dettaglio, facendo riferimento a quanto riportato nel Decreto Legislativo 155/2010 e s.m.i. (recepimento della direttiva 2008/50/CE in materia di qualità dell'aria), in relazione alla tipologia emissiva prevalente, le stazioni si possono distinguere in:

  • stazioni di traffico, collocate in modo da misurare prevalentemente gli inquinanti provenienti da emissioni veicolari da strade limitrofe con intensità di traffico medio alta;
  • stazioni di fondo, ubicate in modo tale da essere rappresentative di livelli di inquinamento riferibili al contributo integrato di diverse sorgenti;
  • stazioni industriali, deputate a rilevare il contributo delle limitrofe attività industriali;

Facendo invece riferimento alle caratteristiche della zona in cui è ubicata la stazione si può inoltre distinguere tra:

  • siti di campionamento urbani: siti fissi inseriti in aree edificate in continuo o in modo predominante;
  • siti di campionamento suburbani: siti fissi inseriti in aree in cui sono presenti sia zone edificate, sia zone non urbanizzate;
  • siti di campionamento rurali: siti fissi inseriti in tutte le aree diverse da quelle descritte in precedenza.

In figura 2 la mappa delle stazioni secondo la suddivisione sopra descritta mentre qui la possibilità di consultare la mappa con la localizzazione delle stazioni.

Inoltre i dati così acquisiti dal SRRQA, è possibile scaricarli e consultarli su mappa.

Figura 2 - Localizzazione delle stazioni del SRRQA, differenziate per tipologia di stazione (fondo/traffico/industriali) e per tipologia di zona (urbana/suburbana/rurale).
Figura 2 - Localizzazione delle stazioni del SRRQA, differenziate per tipologia di stazione (fondo/traffico/industriali) e per tipologia di zona (urbana/suburbana/rurale).

Note

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    Ultima modifica 15 Luglio 2024