
Per la valutazione morfologica si fa riferimento al sistema metodologico IDRAIM (valutazione IDRomorfologica, AnalisI e Monitoraggio dei corsi d’acqua). Il metodo è stato pensato come supporto alla gestione dei processi geomorfologici nei corsi d’acqua, tenendo conto in maniera integrata di obiettivi di qualità e di sicurezza, ai sensi della Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE (Water Framework Directive o WFD) e della Direttiva Alluvioni 2007/60/CE (Floods Directive o FD), di seguito riferite “come Direttive”.
La struttura complessiva del sistema IDRAIM si articola in quattro fasi come mostra lo schema a lato.

FASE 1: CARATTERIZZAZIONE DEL SISTEMA FLUVIALE
La Fase 1 della metodologia è finalizzata a fornire una caratterizzazione del bacino idrografico e del sistema fluviale, attraverso un inquadramento complessivo del bacino, una suddivisione in unità spaziali attraverso l’applicazione di un approccio gerarchico, e un’analisi dei fattori che controllano le morfologie e i processi fluviali e della loro distribuzione all’interno del bacino. Dal 2011 Arpa Piemonte ha studiato gran parte dei corpi idrici della rete regionale per arrivare ad una caratterizzazione delle condizioni attuali dei corsi d’acqua dal punto di vista morfologico.

FASE 2: EVOLUZIONE PASSATA E VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI ATTUALI
Nella Fase 2, si valutano la traiettoria di evoluzione passata e le condizioni attuali dei corsi d’acqua, facendo uso sinergico delle due principali metodologie impiegate nello studio geomorfologico dei corsi d’acqua, vale a dire l’impiego di telerilevamento (remote sensing) e di analisi GIS e il rilevamento sul terreno.
Arpa Piemonte ha valutato l’evoluzione passata e la qualità morfologica dei corpi idrici attraverso l’analisi ditre componenti:
- Funzionalità geomorfologica: si basa sull’osservazione delle forme e dei processi del corso d’acqua nelle condizioni attuali e sul confronto con le forme e i processi attesi per la tipologia fluviale presente nel tratto in esame. In altri termini si valuta la funzionalità del corso d’acqua relativamente ai processi geomorfologici (l’assenza di determinate forme e processi tipici per una data tipologia può essere sintomo di condizioni morfologiche alterate).
- Artificialità: si valutano la presenza, frequenza e continuità delle opere o interventi antropici che possano avere effetti sui vari aspetti morfologici considerati. Alcuni elementi artificiali hanno effetti molteplici su diversi aspetti: essi verranno ovviamente rilevati una sola volta ma verranno valutati per ogni singolo aspetto.
- Variazioni morfologiche: questa analisi riguarda soprattutto gli alvei non confinati e parzialmente confinati e solo alcuni aspetti (principalmente le variazioni di configurazione morfologica plano-altimetrica). Vengono valutate le variazioni morfologiche rispetto a una situazione relativamente recente (scala temporale degli ultimi 50-60 anni) in modo da verificare se il corso d’acqua abbia subìto alterazioni fisiche (ad es., incisione, restringimento) e stia ancora modificandosi a causa di perturbazioni antropiche non necessariamente attuali.
Tutte le informazioni relative alle condizioni geomorfologiche e alla presenza di opere utili per la valutazione dello stato attuale e per il monitoraggio sono opportunamente georeferenziate e riportate in ambiente GIS (geodatabase GEmMA di Arpa Piemonte), in modo da rendere le elaborazioni e l’interpretazione dei dati facilmente ripetibili e comprensibili.
Durante la Fase 2, si effettua la compilazione di apposite schede di valutazione (allegate al manuale del metodo- sono di due tipologie, per alvei C e alvei SC/NC), suddivise nelle tre componenti funzionalità, artificialità e variazioni morfologiche, per ogni singolo tratto in cui è stato suddiviso il corpo idrico.
Al termine della compilazione della singola scheda, un foglio di calcolo restituisce il valore dell’IQM, sulla base dei punteggi assegnati a ciascun indicatore, attribuendo al tratto una classe di qualità morfologica.

Ai fini della WFD viene calcolato un valore complessivo di IQM per l’intero corpo idrico, come media ponderata sulla lunghezza dei singoli tratti.
Il DM 260/2010 prevede che i valori di IQM siano stati sintetizzati in due classi di qualità morfologica.

La valutazione dell’indice IQM per singolo corpo idrico è consultabile sul sistema informativo dedicato alla morfologia fluviale, il GEodatabase Morfologia corsi d’Acqua - GEmMA, presente sul Geoportale di Arpa Piemonte. Nel servizio è possibile visualizzare e scaricare, per l’intero corpo idrico e per ogni tratto fluviale omogeneo, le varie informazioni morfologiche e il relativo report.
I report, suddivisi per anno di pubblicazione, sono disponibili anche a questa pagina.

FASE 3: TENDENZE FUTURE
La Fase 3 della metodologia IDRAIM riguarda l’evoluzione futura dei corsi d’acqua in esame. Attualmente Arpa Piemonte sta rideterminando i valori dell’indice IQM attraverso il monitoraggio dei corpi idrici già studiati in passato per seguire le tendenze evolutive e monitorare come si modificano le condizioni di qualità dei corsi d’acqua analizzati. Successivamente sarà possibile prevedere possibili scenari di evoluzione futura degli alvei fluviali, sulla base delle loro caratteristiche attuali e delle traiettorie di evoluzione passate. Gli scenari di evoluzione sono necessari per valutare le possibili implicazioni che tali tendenze possano avere sulle condizioni di qualità e di dinamica morfologica.
Tutte le nuove informazioni relative alle condizioni geomorfologiche e alla presenza di opere utili sono opportunamente georeferenziate e riportate in ambiente GIS, nel geodatabase GEmMA.

FASE 4: GESTIONE DEI CORSI D’ACQUA
La Fase 4 della metodologia è finalizzata a tradurre le conoscenze acquisite attraverso le fasi precedenti in linee guida per la scelta di strategie di gestione ed eventuali azioni, considerando le conflittualità e le possibili integrazioni tra i due diversi obiettivi che sono alla base del sistema IDRAIM, ovvero qualità e pericolosità morfologica.
Arpa Piemonte su un sottoinsieme di Corpi Idrici (CI) della rete regionale dei corsi d’acqua ha applicato la metodologia IDRAIM finalizzata all’eventuale designazione da parte della Regione Piemonte di corpi idrici fortemente modificati (HMWB).

Valutazione idromorfologica
Il metodo IDRAIM analizza gli aspetti idrologico e morfologico separatamente. Lo stato idromorfologico è opportuna integrazione dei due.
Note
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- fiumi
Ultima modifica 14 Giugno 2024