Il sistema dei Centri Funzionali
Il Dipartimento di Protezione Civile e la rete dei Centri Funzionali delle Regioni sono gli attori principali del complesso sistema di allerta nazionale. Il fine di tale sistema è quello di allertare e attivare il Servizio Nazionale della Protezione Civile ai diversi livelli territoriali.
La Rete dei Centri Funzionali è costituita dal Centro Funzionale centrale, presso il Dipartimento della Protezione Civile a Roma, e dai Centri Funzionali decentrati (uno per ogni Regione o Provincia autonoma). Ogni Centro Funzionale svolge attività di previsione, monitoraggio e sorveglianza in tempo reale dei fenomeni meteorologici con la conseguente valutazione degli effetti previsti a salvaguardia dell'incolumità della popolazione e dei beni in un determinato territorio, concorrendo, insieme al Dipartimento della Protezione Civile e alle Regioni, alla gestione del Sistema di allertamento nazionale.
L’attività della rete dei Centri Funzionali. Ogni Centro Funzionale ha il compito di raccogliere e condividere con l’intera rete dei Centri una serie di dati ed informazioni provenienti da diverse piattaforme tecnologiche e da una fitta rete di sensori disposta sul territorio nazionale. Nello specifico:
- I dati rilevati dalle reti meteo-idro-pluviometriche, dalla Rete Radar meteorologica nazionale e dalle diverse piattaforme satellitari disponibili per l’osservazione della terra;
- I dati territoriali idrologici, geologici, geomorfologici e quelli derivanti dal sistema di monitoraggio delle frane;
- La modellistica meteorologica, idrologica, idrogeologica e idraulica.
Sulla base di questi dati e modellazioni, i Centri Funzionali elaborano gli scenari probabilisticamente attesi, anche attraverso l’utilizzo di modelli previsionali degli effetti sul territorio. In base a queste valutazioni, i Centri Funzionali emettono bollettini ed avvisi in cui vengono riportati sia l’evoluzione dei fenomeni sia i livelli di criticità attesi sul territorio.
Il Centro Funzionale centrale. Il Centro Funzionale centrale si trova presso la sede operativa del Dipartimento della Protezione Civile e si articola in un settore meteo e in un settore idrogeologico e idraulico. Attraverso di esso il Dipartimento, insieme alle Regioni, garantisce il coordinamento del sistema di allertamento nazionale. Inoltre, coerentemente con il principio di sussidiarietà, può sostituire nei compiti e nelle funzioni i Centri Funzionali decentrati non attivi o che siano temporaneamente non operativi, svolgendo tutti i compiti operativi loro assegnati.
Il Centro Funzionale della Regione Piemonte
La Giunta Regionale con D.G.R. 37-15176 del 23 marzo 2005 ha dichiarato l’operatività del Centro Funzionale Regionale della Regione Piemonte presso Arpa Piemonte dando completa attuazione alle disposizioni sulla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 Febbraio 2004 “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile”.
I Centri Funzionali, come stabilito dalla Direttiva, hanno il compito prioritario di far confluire, concentrare ed integrare tra loro:
- i dati qualitativi e quantitativi rilevati dalle reti meteoidro-pluviometriche, dalla rete radarmeteorologica, dalle diverse piattaforme satellitari;
- i dati territoriali idrologici, geologici, geomorfologici e quelli derivanti dai sistemi di monitoraggio delle frane;
- le modellazioni meteorologiche, idrologiche, idrogeologiche ed idrauliche.
La rete dei Centri Funzionali opera secondo criteri, metodi, standard e procedure comuni ed è componente del Servizio nazionale della protezione civile.
Compiti
Il compito del Centro Funzionale della Regione Piemonte è quello di valutare e monitorare le possibili criticità dovute a fenomeni naturali che possono verificarsi in forma più o meno gravosa sul territorio regionale, determinando effetti sul territorio stesso e situazioni di rischio per le popolazioni residenti.
A tal fine il Centro Funzionale assicura un monitoraggio continuo dei fattori idro-meteorologici determinanti la criticità, la previsione di eventi meteo-idrogeologici e idraulici e dei loro effetti sul territorio, la sorveglianza e la stima dell’evoluzione in caso di eventi in atto. Questa attività consente di definire gli scenari di rischio, ovvero di valutare le ripercussioni che questi eventi potrebbero determinare sull’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente.
La finalità è quella di fornire un servizio continuativo per tutti i giorni dell'anno e, se del caso, su tutto l'arco delle 24 ore giornaliere, che sia di supporto alle decisioni delle autorità competenti per l’emanazione delle allerte e per la gestione delle attività di prevenzione e di contrasto in emergenza, nonchè assolva alle necessità operative del sistema nazionale di protezione civile.
La fase previsionale valuta la situazione meteorologica, nivologica, idraulica e geologica attesa attraverso l’interpretazione delle simulazioni di modelli numerici predisposti, verificando nel contempo gli effetti e gli impatti che si possono determinare a seguito di eventi calamitosi nei confronti dell’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente. Si articola nella previsione degli eventi meteorologici, nella previsione del rischio residuo atteso e degli effetti che il manifestarsi di tali eventi determinerebbe sul territorio, valutando poi il livello di criticità atteso.
Il monitoraggio
La capacità di concentrazione, gestione e integrazione dei dati provenienti da diverse apparecchiature e strutture di acquisizione di dati ambientali rappresenta una delle caratteristiche principali del Centro Funzionale della Regione Piemonte. In particolare vengono integrati i dati rilevati per diverse finalità da sensori di diversa natura:
• la rete meteoidrografica regionale;
• il sistema radar meteorologico;
• il ricevitore satellitare meteorologico;
• la rete sismica;
• il sistema di radiosondaggio;
• il sistema Wind profiler;
• il radiometro;
• la rete di misura radiazioni gamma;
• il sistema di rilevamento della Qualità dell’aria.
Il monitoraggio ha lo scopo di fornire un quadro quantitativo e qualitativo dei parametri, che consenta di formulare e/o di confermare lo scenario previsto, di aggiornarlo a seguito dell’evoluzione dell’evento in corso, di quantificare l’entità e l’intensità dell’evento e formulare una previsione a breve termine dei relativi effetti.
Il Centro Funzionale ha anche il compito di assicurare tutte le operazioni di controllo e di assistenza di primo livello sulle apparecchiature e i processi alla base del monitoraggio, dall’acquisizione dati in tempo reale alla rappresentazione grafica dei dati acquisiti e la loro elaborazione e distribuzione ad utenze esterne.
Attività di previsione
La fase previsionale valuta la situazione meteorologica, nivologica, idraulica e geologica attesa attraverso lo sviluppo, l’applicazione e l’interpretazione delle simulazioni di modelli numerici predisposti, verificando nel contempo gli effetti e gli impatti che si possono determinare a seguito di eventi calamitosi. In particolare, il Centro Funzionale elabora previsioni meteo a fini di protezione civile, cioè previsioni quantitative dettagliate sul territorio regionale di fenomeni meteorologici che possono avere un impatto sul territorio (per rischio idrogeologico o idraulico, per situazioni riguardanti la viabilità…) o sulla popolazione. Inoltre, attraverso l’applicazione della modellistica idrologico- idraulica è in grado di proiettare gli effetti delle previsioni meteorologiche sullo stato dei corsi d’acqua, dei versanti, delle valanghe e degli effetti che il manifestarsi di tali eventi determinerebbe sul territorio, valutando complessivamente il livello di criticità atteso.
Sistema di allertamento
La Regione Piemonte adotta un sistema di allertamento descritto ai sensi della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2005.
Tramite un disciplinare vengono descritti gli indirizzi e stabilite le procedure e le modalità di allertamento del sistema ai diversi livelli: regionale, provinciale e comunale così come stabilito dal decreto legislativo n.112/1998 e dalla legge regionale n.7/2003.
La gestione del sistema di allerta regionale è assicurata dal Centro Funzionale Regionale attivi presso l’Arpa Piemonte, dalla Regione, dagli Uffici Territoriali di Governo, dalle Provincie e dai Comuni, nonché dalle altre strutture pubbliche e private regionali, compresi i Centri di Competenza, chiamati a concorrere.
Il sistema di allertamento regionale è definito da una fase previsionale e una fase di monitoraggio e sorveglianza, entrambe attuate dal Centro Funzionale Regionale. Tali fasi prevedono l’avvio delle attività di prevenzione del rischio e di gestione delle emergenze, che sono assegnate al sistema regionale di protezione civile.
L’insieme degli elementi tecnico-scientifici di base che concorrono a definire il Sistema di Allertamento Regionale, proposti dal Centro Funzionale Regionale, sono:
· la suddivisione del territorio regionale in zone di allerta
· i livelli e gli scenari di rischio
· il sistema di soglie.
Gli elementi che concorrono a definire le procedure di attivazione e gestione del Sistema di Allertamento Regionale sono:
· documenti informativi (bollettini, dati di monitoraggio, avvisi)
· modalità di diffusione e sistema di trasmissione dei documenti informativi
· compiti ed operatività del Centro Funzionale
· corrispondenza fra livelli di criticità e livelli di allerta.
Al Centro Funzionale compete la valutazione degli avvisi meteo e dei livelli di criticità e all’Assessore alla Protezione Civile della Regione compete la loro adozione.
Normativa di riferimento
Normativa Nazionale
Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004 - Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile, per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale distribuito, statale e regionale, definisce le modalità di attuazione della fase previsionale, costituita dalla valutazione, sostenuta da una adeguata modellistica numerica, della situazione meteorologica.
Indicazioni operative del Capo Dipartimento del 12 ottobre 2012 - Indicazioni operative del Capo Dipartimento del 12 ottobre 2012 per prevedere, prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici e idraulici
Normativa Regionale
D.G.R. 20 novembre 2002, n.28 Ampliamento delle attività dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA), a seguito del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300. Modifiche alla legge regionale istitutiva 13 aprile 1995, n. 60.
D.G.R. 23 marzo 2005, n. 37-15176 - Approvazione della prima sezione del disciplinare per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile.
D.G.R. 18 luglio 2005, n. 11-488 - Modifiche ed integrazioni alla D.G.R. 23 Marzo 2005 n.37 - 15176 “ Approvazione della prima sezione del disciplinare per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile”.
D.G.R. 30 luglio 2007, n. 46-6578 - Approvazione del nuovo disciplinare per la gestione organizzativa e funzionale del “Sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile”.
D.G.R. 30 luglio 2018, n.59-7320 - Dlgs 1/2018. Approvazione del nuovo disciplinare riguardante " Il Sistema di Allertamento e la risposta del sistema regionale di protezione civile". Modifica alla D.G.R. 30 luglio 2007, n.46-6578.
Note
Ultima modifica 11 Luglio 2024