Campi a bassa frequenza (Elf)

Sorgenti di campi elettrici e magnetici ELF sono tutti quegli apparati che per funzionare sfruttano un’alimentazione elettrica (quali elettrodomestici (link), apparati industriali, ecc.). Le sorgenti di maggiore impatto ambientale sono linee di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica (elettrodotti).

La valutazione dell’esposizione umana ai campi elettrici e magnetici a bassa frequenza viene effettuata da Arpa al fine di valutare l’impatto delle sorgenti sul territorio e confrontare i livelli con i limiti fissati dalla normativa per la tutela della salute umana.

Tale valutazione viene fatta per mezzo di misure (monitoraggi, controllo di sorgenti, risposta ad esposti e a richieste degli enti locali e regionali) o di calcoli. Questi ultimi, che prevedono l’utilizzo di modelli di previsione, sono particolarmente importanti in fase preventiva, come ad esempio nelle valutazioni di impatto ambientale e nei procedimenti autorizzativi degli elettrodotti.

Parlando di campi elettrici e magnetici a bassa frequenza, si intendono quelli generati dalle sorgenti di cui sopra, alla frequenza tipica della trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica in Italia, che è 50 Hz (50 oscillazioni della corrente al secondo).

La loro intensità dipende dalle caratteristiche dell’apparato che li genera e dalla distanza a cui ci si trova.

Il campo elettrico e magnetico, a queste frequenze, si comportano fisicamente in modi molto diversi. In particolare il campo elettrico è facilmente schermato da qualsiasi superficie non isolante (persino le foglie di un albero), ed è quindi piuttosto raro trovare livelli elevati di campo elettrico negli ambienti di vita, mentre il campo magnetico non viene schermato per nulla dalla maggior parte dei materiali di uso comune.

 

Le attività di Arpa sono finalizzate alla conoscenza dello stato generale di esposizione della popolazione piemontese ai campi elettrici e magnetici generati da elettrodotti e alla verifica della conformità delle sorgenti alla normativa vigente, sia in fase autorizzativa, sia a posteriori.

Tali attività vengono svolte sia tramite misure in campo con apposite catene strumentali, sia tramite valutazioni teoriche per mezzo di modelli di calcolo.

Le principali attività sono le seguenti:

  • Controllo delle emissioni degli elettrodotti: avviene sia per iniziativa di Arpa (controlli a campione e su siti critici), sia su segnalazione (esposti o richieste di enti)
  • Valutazioni di compatibilità delle emissioni degli elettrodotti: si tratta di valutazioni preventive, effettuate all’interno di procedure di VAS e VIA o di procedure autorizzative (sia degli impianti/linee elettriche, sia di progetti edilizi in prossimità di impianti e linee esistenti)
  • Monitoraggio: si tratta di campagne di misura finalizzate a fornire un quadro dei livelli di esposizione della popolazione sul territorio regionale ed a identificare le criticità esistenti ai fini della loro risoluzione
  • Alimentazione del catasto regionale delle sorgenti di campo elettromagnetico (ex DGR n.86-10405 del 22.12.2008) per quanto riguarda i dati di competenza Arpa

Inoltre, vengono portate avanti una serie di attività, anche all’interno di progetti finanziati, finalizzate all’aggiornamento e al perfezionamento delle metodologie tecniche di misura e valutazione, all’approfondimento delle conoscenze sullo stato del territorio per quanto riguarda l’esposizione a campi elettromagnetici, al supporto agli enti competenti all’emanazione di norme e linee guida.

Approfondimenti

Note

    Ultima modifica 06 Giugno 2024