Indici biometeorologici più utilizzati
La BIOMETEOROLOGIA umana è una scienza interdisciplinare tra meteorologia, medicina e biologia. L'obbiettivo principale di questa scienza è quello di studiare le interazioni tra i fenomeni atmosferici e l'organismo umano. A tale scopo vengono utilizzati indici biometeorologici atti a esprimere oggettivamente le condizioni di benessere o di disagio fisiologico dell'uomo in relazione alla combinazione di più fattori ambientali.
Questi indici sono formule empiriche basate su alcuni dei parametri meteorologici più comunemente rilevati dalle stazioni di misura: temperatura ed umidità dell’aria, velocità del vento, pressione a suolo.
Dall'applicazione di tali formule si ottiene una stima della temperatura effettivamente percepita dal corpo umano. La temperatura così stimata, deve essere confrontata con i valori soglia riportati nelle tabelle di classificazione biometeorologica ottenute attraverso studi effettuati su una popolazione campione. Le soglie contenute nelle tabelle permettono di individuare una precisa condizione fisiologica rappresentata da condizioni di benessere o disagio.
Tra gli indici biometeorologici assoluti più utilizzati troviamo:
TEMPERATURA APPARENTE
Questo indice considera tutte le condizioni ambientali e corporee che condizionano la termoregolazione umana. Stima il disagio fisiologico dovuto all’esposizione a condizioni meteorologiche caratterizzate da alte temperature ed elevati livelli igroscopici dell’aria, nonché da ridotta velocità del vento.
La formula per stimare la temperatura apparente in ambiente esterno all'ombra è stata implementata da Steadman nel 1984, determinando, inoltre, una scala di "temperatura apparente" basata sulle reazioni di una popolazione campione sottoposta a differenti condizioni.
Questa temperatura viene utilizzata nel bollettino delle ondate di calore per determinare il livello di disagio bioclimatico.
WDA
L'indice utilizzato da Arpa Piemonte per valutare il livello di disagio dovuto al caldo è il WDA (Warm Day Alert).
Tale indice valuta se i valori di temperatura massima apparente e di temperatura minima apparente superino opportuni percentili di riferimento calcolati rispetto alla climatologia.
In base ai percentili sono stati identificati 4 livelli di disagio, a cui sono stati associati dei codici colore.
Per saperne di più su questo indice consulta il bollettino delle ondate di calore.
Wind Chill
L'indice di raffreddamento, chiamato Wind Chill, esprime la sensazione di raffreddamento causato dall'effetto combinato di temperatura e vento.
Il corpo umano non percepisce infatti la temperatura dell'aria misurata dal termometro. La sensazione di freddo percepita è legata alla temperatura della nostra pelle: in caso di vento la temperatura cutanea è più bassa perché aumenta la perdita di calore a causa del rimescolamento dell’aria a contatto con la pelle. Questa sensazione è ciò che il Wind Chill tenta di misurare.
Arpa Piemonte ha realizzato un video su questo tema
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Note
Ultima modifica 10 Luglio 2024