Moria di pesci a Chivasso. Intervento dei tecnici Arpa

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Nei giorni scorsi i tecnici dell'Agenzia hanno effettuato una serie di interventi per morie di pesci in due diversi punti dell’asta del Po e della dora Riparia.

Oggi, 13 novembre 2022, è giunta un'ulteriore segnalazione sul Rio alla confluenza del Po a Chivasso. Al fine di escludere una possibile correlazione tra i suddetti punti, comunque tra loro a distanza di chilometri, i tecnici Arpa hanno effettuato un intervento nel Rio che scorre in Chivasso. 

La quantità di pesci morti presenti nel corpo idrico nel tardo pomeriggio si era ridotta ma il comportamento anomalo della fauna ittica presente ha indotto i tecnici Arpa ad effettuare dei campioni ai fini di comprenderne la causa.

n Chivasso, differentemente dalla Dora Riparia e dal Po al Meisino in Torino, non sono state trovate anatre e gabbiani morti o in condizioni precarie.

Da domani si avvieranno le analisi di laboratorio per cercare di comprendere la causa di tale fenomeno.

15 novembre 2022

Le prime analisi dei campioni  d’acqua  prelevate nel Parco Sabbiunè  di Chivasso (TO) effettuate nei laboratori dell'Arpa, non evidenziano la presenza di alcun inquinante chimico che possa dar luogo alla moria e all’ elevata densità di pesci (tinche, pescigatto, carpe) osservata nel tratto finale del Rio Orchetto, che a poche decine di metri a monte della confluenza con il Po risulta in secca.  

L’unico parametro nell’acqua, oltre all’ammonica che è prodotta dal metabolismo dei pesci intrappolati nel Rio, che risulta diverso dal corso fluviale del Po è l’ossigeno disciolto;  infatti nell’acqua del fiume  la concentrazione attuale  corretta  è di 7,0 mg/l mentre nel  Rio si evidenzia una drastica riduzione fino a 0,5 mg/l,  concentrazione questa che è causa  della moria per asfissia dei pesci e del anomalo comportamento  che fa si la fauna ittica si porti in superfice nel tentativo di integrare la respirazione branchiale con l’aerazione forzata.

L’assenza dell’ossigeno è causata dall’elevato consumo da parte  dei pesci che sono intrappolati in questo canale. Il canale infatti “funziona da pozza di svernamento  pre invernale”, ovvero un luogo nel quale i pesci trovano rifugio grazie ad una temperatura  lievemente superiore a quella del fiume.

La ricerca naturale da parte della fauna ittica di pozze per lo svernamento nel fiume Po  è un comportamento  normale in questo periodo dell’anno; purtroppo, la minor disponibilità idrica a seguito del periodo siccitoso estivo, ha ridotto il numero e la profondità delle pozze naturali  esistenti nel fiume inducendo la ricerca di habitat idonei allo svernamento che sono stati trovati  in questo tratto finale del Rio Orchetto, Rio artificializzato, che di fatto rappresenta una trappola mortale.

Compresa la dinamica del fenomeno domani  verranno poste in atto da ittiologi e personale  della Città Metropolitana di Torino, del Comune di  Chivasso e dell’Arpa, azioni volte a tentare di riportare nel fiume i pesci e successivamente ad impedire l’accesso al tratto finale del Rio Orchetto con il posizionamento di una rete.

16 novembre 2022

Tecnici Arpa e della Vigilanza faunistica della città Metropolitana di Torino sono intervenuti stamattina per mettere in salvo i pesci e chiudere con una rete il rio in modo che i pesci non possano più trovarsi intrappolati in questo canale.

Sono stati liberati circa 2 tonnellate di pesci.

Note

    Ultima modifica 12 Dicembre 2023