Incendio a Frossasco: Arpa Piemonte sul posto per i monitoraggi

Territorio

28 marzo 2019

Ore 9.00

Arpa Piemonte è stata allertata questa mattina per un incendio presso l'ex stabilimento Annovati di Frossasco (TO), attualmente non in attività.

Interessato dalle fiamme è legno di recupero, rifiuto non pericoloso, accatatstato nel piazzale dello stabilimento.

Lo spegnimento del fuoco avviene attraverso l'uso di acqua per cui non ci sono rischi di inquinamento del suolo e dei corpi idrici circostanti.

E' presente una colonna di fumo, evidente anche a distanza, che al momento si propaga verso l'alto e non determina ricadute significative di inquinamento dell'aria nei confronti delle zone residenziali limitrofe.
In ogni caso sul posto stanno intervenendo anche gli operatori di Arpa specializzati per la qualità dell'aria che monitoreranno l'evolversi della situazione.

 Una situazione nota da tempo

Nel 2016 Arpa Piemonte aveva evidenziato la necessità dell'avvio al recupero e/o smaltimento dei rifiuti stimato in circa 600 metricubi ed all'avvio della procedura di bonifica.

Nella relazione, inviata alle autorità competenti era evidenziato che "...Stante la situazione attuale il sito inattivo, on presidiato in modo continuativo e deposito incontrollato, si evidenzia il rischio incendio dei rifiuti... In relazione alla siutaizone di rischio complessiva, si ritiene necessario l'immediato avvio al recupero e/o smaltimento finale dei rifiuti depositati...".

Per poter smaltire tutti i rifiuti depositati erano stati calcolati circa 2 anni, effettuando 6 carichi al giorno per 5 giorni alla settimana.

A seguito della relazione di Arpa Piemonte il Sindaco di Frossasco aveva fatto un'ordinanza per il piano e il completamento dello smaltimento dei rifiuti.

La situazione nel  2016

Ore 10.30

Sono stati effettuati dei rilievi presso il complesso scolastico di Frossasco.

I valori misurati relativi ai principali parametri di combustione (composti organici volatili, ossido di carbonio, ecc...) risultano paragonabili al fondo ambientale e non rivelano criticità nel punto indagato.

I tecnici ora proseguiranno le verifiche strumentali spostandosi in altri punti del territorio potenzialmente sensibili.

Ore 13.00

Sono stati effettuati dei rilievi a Pinerolo dove il vento debole sta dirigendo il fumo dell'incendio e dove si sente odore di bruciato.

I valori misurati relativi ai principali parametri di combustione (composti organici volatili, ossido di carbonio, ecc...) non hanno rivelano criticità.

I tecnici proseguiranno i monitoraggi sia per quanto riguarda l'aria che le acque di spegnimento fino a emergenza conclusa.

Il vento continua a soffiare da est.

Ore 15.00

Seguendo le possibile ricadute dei fumi i tecnici dell'Arpa hanno fatto dei monitoraggi sull'aria a Roletto e nelle abitazioni più prossime all'incendio di Frossasco. Anche in questi  luoghi i parametri ricercati non hanno rilevato criticità.

Vista l'entità dei rifiuti che stanno bruciando è possibile che l'incendio duri ancora giorni.

Ore 17.00

L'incendio sta ancora interessando da questa mattina il cumulo di rifiuti non pericolosi, in particolare legna, accatastato nel piazzale della ditta ex Annovati di Frossasco continua e secondo le previsioni dei Vigili del Fuoco potrebbe durare ancora giorni.

Dal punto di vista ambientale tutte le misure fatte durante la giornata dai tecnici dell'Arpa, anche in prossimità delle abitazioni più prossime alla ditta, non hanno rilevato criticità.

Sono stati fatti dei campioni delle acque di spegnimento. I vigili del fuoco usano solo acqua per domare le fiamme.

Ore 20.00

Continuano i monitoraggi dell'aria con la strumentazione da campo. Sono altresì in corso i prelievi dell'aria con i canister per effettuare analisi di laboratorio e verificare eventuali presenze di inquinanti non verificabili con la strumentazione da campo.

29 marzo 2019

​​​​​Arpa Piemonte continua i monitoraggi ambientali a Frossasco (TO) dove ieri un incendio ha interessato un ingente cumulo di rifiuti non pericolosi, in particolare legna, accatastato nel piazzale della ditta ex Annovati.

Oltre alle misure con la strumentazione da campo sono state installate delle stazioni presso la scuola di Frossasco e zone di possibile ricaduta dei fumi. Le stazioni effettuano misurazioni di IPA (idrocarburi policiclici aromatici), Aldeidi e SOV (sostanze organiche volatili). I campioni saranno analizzati in laboratorio e disponibili nei primi giorni della prossima settimana.

Le misure effettuate nella mattinata con strumentazione da campo non rilevano criticità.

I monitoraggi dell'Arpa continueranno fino a emergenza conclusa.

1° aprile 2019

Arpa Piemonte da giovedì scorso monitora l'aria a Frossasco (TO), comune interessato da un incendio che ha interessato un ingente cumulo di rifiuti non pericolosi, in particolare legname e truciolato, nel piazzale della ex Annovati. I monitoraggi sono stati effettuati in più punti di Frossasco e in altri comuni limitrofi dove era possibile una ricaduta dei fumi. 

Vengono eseguite rilevazioni dirette sul posto e vengono prelevati campioni di aria da analizzare in laboratorio.

Sulla base degli esiti finora disponibili si esclude un inquinamento atmosferico.

I dati analitici relativi alle aldeidi ed ai composti organici volatili (potenzialmente legati alle verniciature di una parte del legname) sono estremamente bassi e non destano preoccupazioni. 

Arpa continuerà il monitoraggio della zona attraverso diverse modalità ed i dati relativi saranno disponibili  sul sito.

2 aprile 2019

Le fiamme alla ex Annovati di Frossasco (TO), che interessano rifiuti non pericolosi nel piazzale della ditta, continuano. E continua anche il monitoraggio dell'Arpa.

Qui di seguito i dati completi, della strumentazione da campo, di laboratorio e delle centraline della qualità dell'aria per avere una situazione più completa possibile.

Sia per i rilievi con la strumentazione da campo che dalle analisi di laboratorio non si evidenziano dati  da destare preoccupazione da un punto di vista ambientale.

Rilievi del 2 aprile 2019 con strumentazione da campo (apparecchiature portatili)

Prelievi del 2/4/2019 presso il plesso scolastico di Frossasco

InquinanteValori MisuratiLimite di rilevabilità
strumentale
TLV-STEL
(ppm)
TLV-TWA
(ppm)
TLV-ceiling
(ppm)
Valore limite aria ambiente D.lgs 155/2010
(ppm)
VOC<1ppb1 ppb----
Acido cianidrico<0,1 ppm0.1 ppm--4,7-
Monossido di carbonio<1 ppm1 ppm-25-11,6 come media su otto ore consecutive
Metano<0.1ppm0.1 ppm-1000--
Cloro<0,2ppm0.2 ppm10.5--
Ammoniaca< 1 ppm1 ppm3525--
Biossido di carbonio< 2000ppm2000 ppm30.0005000--
Fosfina<0.01ppm 0.01 ppm10.3--
Solfuro di idrogeno<1ppm1 ppm51--

Prelievi del 2/4/2019 presso la piazza di Cantalupa
 

InquinanteValori MisuratiLimite di rilevabilità
strumentale
(1)TLV-STEL
(ppm)
(2) TLV-TWA
(ppm)
(3)TLV-ceiling
(ppm)
Valore limite aria
ambiente D.lgs 155/2010
(ppm)
VOC<1ppb1 ppb----
Acido cianidrico<0,1ppm0.1 ppm--4,7-
Monossido di carbonio< 1ppm1 ppm-25-11,6 come media su otto ore consecutive
Metano<0.1ppm0.1 ppm-1000--
Cloro<0,2ppm0.2 ppm10.5--
Ammoniaca< 1 ppm1 ppm3525--
Biossido di carbonio< 2000ppm2000 ppm30.0005000--
Fosfina<0.01ppm 0.01 ppm10.3--
Solfuro di idrogeno<1ppm1 ppm51--
Per valutare la pericolosità dell’esposizione alle sostanze indicate si fa riferimento alle seguenti modalità di esposizione e ai relativi valori 
  1. 1.        TLV-STEL (ppm)
Valore massimo consentito per esposizione di 5 minuti 
  1. 2.        (2) TLV-TWA (ppm)
Valore massimo consentito per una esposizione di massimo 8 ore 
  1. 3.        (3) TLV-ceiling (ppm)
Valore che non deve mai essere superato neanche per un minuto 

 

Rilievi del 29 marzo 2019 analizzati in laboratorio
 

 interno cortile ditta- prossimità incendiostrada interna di V. Torino (prossimità ditta)strada della Mole n° 5presso  Cortile Scuola S.Pellico di Frossasco  
Inquinante

Valori Misurati

(ppbV)

Valori Misurati

(ppbV)

Valori Misurati

(ppbV)

Valori Misurati

(ppbV)

TLV-STEL

(ppm)

Esposizione non >'5

TLV-TWA

(ppm)

Esposizione 8h

Propilene283.51.9< 1.0- - -500
Cloruro di metile8.3< 1.0< 1.0< 1.0- - -50
Clorometano< 1.02.31.9< 1.0- - - 
Alcol Etilico3.62.41.81.51000 
Acroleina5.31.1< 1.0< 1.00.1 
Acetone195.94.02.3500250
2-butanone3.6< 1.0< 1.0< 1.0300200
Benzene9.61.71.0< 1.02.50.5
Toluene5.5< 1.0< 1.0< 1.0- - -20
Stirene6.7< 1.0< 1.0< 1.04020
formaldeide34.03.38.5< 0.70.30.1
acetaldeide35.8< 0.5< 0.5< 0.425- - -
propionaldeide7.5< 0.41.3< 0.3- - -20
isovaleraldeide< 0.4< 0.3< 0.3< 0.2- - -- - -
valeraldeide< 0.4< 0.3< 0.3< 0.2- - -50

I valori limite  TLV sono espressi in ppm: 1 ppm = 1000 ppbV - Legenda della tabella precedente
 

Come è evidente se si confrontano i valori con la colonna a destra dove sono riportati i limiti di esposizione per lavoratori esposti per 8 ore 5 giorni a settimana, i valori riscontrati sono estremamente bassi e non significativi  per tossicità acuta.

I valori, naturalmente, sono più alti in prossimità immediata dell'incendio (ad alcune ore dal verificarsi dell'innesco) mentre già appena fuori dal perimetro delle zona interessata sono in concentrazioni  molto basse e non tali da suscitare preoccupazione.

 

Particolato atmosferico (PM10)

Sono riportati in tabella ed esplicitati nel grafico i dati di particolato atmosferico nelle stazioni di misura potenzialmente coinvolte nelle ricadute (Pinerolo e Beinasco), confrontate con stazioni di riferimento sia di fondo urbano (Leinì) che di traffico (Torino Rebaudengo).

Il giorno in cui è iniziato l’incendio, la concentrazione di particolato atmosferico è cresciuta nella stazione di Pinerolo, che è la più prossima al sito. Tale andamento, essendo comune a tutte le stazioni di misura (compresa quella presa a riferimento nell’area opposta del territorio provinciale e non coinvolta nella ricaduta dei fumi), è sostanzialmente da attribuire a fenomeni metereologici tali da favorire l’accumulo al suolo dei contaminati ambientali. Nei giorni successivi l’andamento è rimasto uniforme in tutte le stazioni, ad eccezione della stazione di Beinasco che ha evidenziato un lieve aumento delle polveri dal 28 al 31 che non si è riscontrato nelle altre centraline.

La stazione di Beinasco sembra pertanto essere stata quella più coinvolta dalla ricaduta in misura anche maggiore di Pinerolo dove si è osservato una diminuzione della concentrazione di particolato. I dati anemologici utilizzati, relativi ai giorni dal 26 al 31 marzo, sono quelli della stazione sita in via Gorini a Torino che dista circa un chilometro dalla stazione di monitoraggio denominato Beinasco TRM.

La stazione di Pinerolo anche nei giorni successivi all’incendio presenta valori inferiori al limite di legge, contenuti e in diminuzione. Non si evidenzia quindi un contributo significativo dell’incendio alla concentrazione di particolato nell’area prossima al sito.

Nel grafico è stata inserita anche la stazione di Torino Rubino (fondo urbano) che è la stazione dell’agglomerato urbano torinese più prossima alla stazione di Beinasco, i cui dati però nei giorni 27 e 28 marzo non erano presenti per mal funzionamento tecnico. I dati nei giorni successivi non evidenziano però un contributo dell’incendio alla concentrazione di particolato e rientrano sempre nei limiti normativi.

In ogni caso l’incendio, visti i valori assoluti, sembra non aver contribuito in maniera significativa all’aumento delle polveri rispetto all’andamento generale di questi giorni in tutte le stazioni di rilevamento.

8 aprile 2019

Nella mattinata di oggi, 8 aprile 2019, è proseguito il monitoraggio  dell'aria con la strumentazione da campo che dà valori misurabili immediati all'interno e all'esterno dell'impiano della ex Annovati a Frossasco (TO).

Tutti i monitoraggi hanno confermato valori di VOC (carbonio organico volatile) sotto la soglia di 1 ppm. Solo all’interno dell’azienda, in zone prossime all’incendio e investite dal fumo si sono misurati valori di 0,2 ppm. Per quanto riguarda tutti gli altri inquinanti, come nelle giornate precedenti, la soglia di sensibilità degli strumenti non è mai stata superata.

 Misure effettuate oggi

ComuneLocalitàVOCAcido cianidricoMonossido di carbonioMetanoCloroAmoniacaBiossido di CarbonioFosfinaSolfuro di idrogeno
  ppbppmppmppmppmppmpmmpmmpmm
FrossascoAzienda (interno ditta)200<0,1<1<0,1<0,2<1<2000<0,01<1
 Plesso scolastico 0-4<0,1<1<0,1<0,2<1<2000<0,01<1
 Strada della Mole3<0,1<1<0,1<0,2<1<2000<0,01<1
 Rotonda angolo via Torino – via Bivio7<0,1<1<0,1<0,2<1<2000<0,01<1
 Case a ridosso del lato ovest della ditta10<0,1<1<0,1<0,2<1<2000<0,01<1
 Centro di Frossasco0-2<0,1<1<0,1<0,2<1<2000<0,01<1
CantalupaPiazzetta del Comune0-2<0,1<1<0,1<0,2<1<2000<0,01<1
Roletto Rotonda11<0,1<1<0,1<0,2<1<2000<0,01<1
 Centro4<0,1<1<0,1<0,2<1<2000<0,01<1

ppb: parti per miliardo

Limiti di riferimento

Inquinante

TLV-STEL

(ppm)

TLV-TWA

(ppm)

TLV-ceiling

(ppm)

Valore limite aria

ambiente D.lgs 155/2010

(ppm)

Acido cianidrico--4,7-
Monossido di carbonio-25-11,6 come media su otto ore consecutive
Metano-1000--
Cloro10.5--
Ammoniaca3525--
Biossido di carbonio30.0005000--
Fosfina10.3--
Solfuro di idrogeno51--

Si osserva che laddove sono indicati limiti, questi si riferiscono ad ambienti di lavoro e quindi ad esposizioni professionali di lavoratori sani per 8 ore/giorno e per l’intero anno solare. Tali valori sono quindi stati inseriti al solo scopo di fornire elementi di raffronto, non esistendo limiti normativi in aria ambiente esterno per tali tipi di inquinanti.

Entro la fine della settimana finiranno le analisi di laboratorio per gli inquinanti non misurabili sul posto e avere così la situazione ambientale più completa possibile. 

19 aprile 2019

Si sono concluse le prime analisi di approfondimento fatte durante l'incendio della ditta Kastamonu Italia (ex Annovati) a Frossasco (TO).
La scelta dei punti di monitoraggio è stata dettata dalla necessità di approfondire gli effetti delle ricadute dei fumi in una zona sensibile dell’abitato di Frossasco e in una zona più prossima all’incendio; sulla base di questi criteri sono stati pertanto definiti 2 siti:

  • Plessi scolastici di Via Asvisio n°2, presso la gradinata – tribuna del campo da calcio;
  • Cortile interno ditta D.V. Rubber s.a.s. di Via Piscina 17/1.

Dalle analisi effettuate si evidenzia che nella zona abitata i livelli di diossina si sono mantenuti sempre bassi e sovrapponibili ai valori di fondo della zona. Nell'area della ditta, dove era in corso l'incendio, invece si sono registrati aumenti rispetto al fondo urbano.

La formazione di microinquinanti organici, e in modo particolare di diossine, è inevitabile ogni qualvolta si verifichi la combustione di materiale organico in presenza di cloro, a meno che non vengano adottate le dovute misure che ne assicurino la combustione completa ad esempio con temperature di fiamma molto elevate, come nel caso di impianti di combustione dedicati (impianti di incenerimento ad esempio).

 Visti tutti i parametri analizzati, con strumentazione da campo e in laboratorio, nonostante il perdurare dell'incendio, è possibile escludere un fenomeno di grave e diffuso inquinamento ambientale.

In ogni caso, si ritiene opportuno mantenere viva l'attenzione anche in fase di post-emergenza e per avere un quadro più completo l'Agenzia effettuerà ulteriori approfondimenti sulle matrici ambientali coinvolte (terreni, ceneri ) per definire in modo completo l'impatto ambientale rilevabile sul territorio dell'evento e un ulteriore monitoraggio della qualità dell’aria per verificare il rientro a concentrazioni ambientali di fondo dei microinquinanti nella fase successiva all'incendio.

L'approfondimento tecnico

Note

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    Ultima modifica 28 Marzo 2019