Data di inserimento 02 Dicembre 2022
Si è chiuso mercoledì scorso con un doppio primato per le temperature e per le precipitazioni, l’anno meteorologico 2022, ovvero il periodo che va dal 1° dicembre 2021 al 30 novembre 2022 e che quindi permette di includere per intero la stagione invernale 2021-2022.
Nel complesso, gli ultimi 12 mesi sono risultati in Piemonte contemporaneamente i più caldi e i meno piovosi degli ultimi 65 anni, una combinazione eccezionale ma osservata con sempre maggior frequenza nell’ultimo ventennio.
La temperatura media annuale in regione è risultata pari a 11.4°C, con un’anomalia positiva di 1.5°C rispetto alla norma climatica 1991-2020: ben mezzo grado in più rispetto al precedente primato registrato nel 2017.
La precipitazione cumulata media dell'anno meteorologico sulla regione, d’altro canto, è stata invece di 562 mm che rappresenta un deficit pluviometrico di circa 467 mm (pari al 45%) sempre rispetto alla norma climatica dell’ultimo trentennio di riferimento.
Entrando nel dettaglio dei singoli mesi, notiamo come solo marzo e aprile hanno avuto una temperatura inferiore alla norma di riferimento, viceversa 8 mesi su 12 si sono classificati entro i primi 10 posti dei mesi più caldi. In particolare, ottobre 2022 è stato il più caldo dell’intera serie storica mensile, con un’anomalia termica di oltre 3.5°C. Rilevante il trimestre maggio-luglio 2022 con tre secondi posti consecutivi. Piazza d’onore anche per gennaio.
La stagione più calda dell’anno, ovvero quella estiva, è risultata nel 2022 la seconda più calda dopo quella del 2003, anche se i primati termici annuali sulle stazioni piemontesi di monitoraggio meteo-climatico sono stati praticamente assenti, con l’unica eccezione del record di Passo del Moro (VB), a 2820 m con 23.7°C il 27 giugno 2022. Va inoltre sottolineato che non sono stati raggiunti i 40°C come avvenuto in diverse estati passate.
La caratteristica termica principale della stagione estiva, ma in generale dell’annata 2022, è stata quindi quella di una temperatura frequentemente al di sopra della norma climatica, piuttosto che di periodi brevi di anomalie termiche positive intense come spesso accaduto in passato.
Dal punto di vista pluviometrico tutti i mesi tranne agosto (risultato il mese più piovoso dell’anno) hanno registrato una precipitazione inferiore alla norma del periodo 1991-2020. Inoltre gennaio, febbraio e luglio sono stati tra i primi 10 più secchi degli ultimi 65 anni.
Di rilievo nel corso dell’anno anche le condizioni di siccità, prolungata e diffusa, che ha inciso in modo eccezionale sia sulle risorse naturali ed ambientali, sia sulle attività socioeconomiche piemontesi.
Il fenomeno è partito già nella stagione invernale 2021-2022, con un lungo periodo di giornate secche (precipitazione giornaliera inferiore a 5 mm/24h) compreso tra il 9 dicembre 2021 e il 29 marzo 2022; tale serie di 111 giorni si è posizionata ufficialmente al 2° posto tra i periodi secchi invernali più lunghi degli ultimi 65 anni, dopo la stagione 1999-2000 (137 giorni).
Le condizioni di scarsità di precipitazioni meteorologiche si sono quindi protratte anche in estate, quando sono state interrotte solo da brevi episodi temporaleschi, ed infine anche in autunno quando le piogge scese sono state la metà di quello che normalmente cade in questa stagione che è solitamente la più piovosa dell’anno in Piemonte.
Anche a Torino l'analisi storica elaborata dalla Società Meteorologica Italiana unita ai dati più recenti di Arpa Piemontet conferma il primato negativo dell’anno meno piovoso dal 1802 con soli 282 mm, seguito da 4 anni del XIX secolo, 4 del XX e 1 del nuovo millennio.
La media climatica del periodo 1991 - 2020 è pari a 859 mm facendo registrare così negli ultimi 12 mesi il 65% in meno di precipitazioni.
Nel capoluogo piemontese anche le temperature medie dell’anno meteorologico (dicembre 2021 – novembre 2022) hanno fatto registrare i valori record più elevati dal 1754. I 16°C registrati nell’anno risultano essere 1.6°C in più rispetto alla media climatica del periodo 1991 – 2020.
Subito dopo si erano posizionati come anni più caldi il 2017, 2015, 2020 e 2007, tutti nel nuovo millennio.