elemento del paesaggio che connette due o più macchie di habitat naturale. Esso funge da habitat e da canale per lo spostamento di animali e di spore e da zona attraverso la quale avviene lo scambio genetico tra le popolazioni. Sono esempi di corridoi ecologici le fasce arboree e arbustive che circondano i margini dei terreni coltivati, i sistemi ripari cioè la vegetazione delle fasce di pertinenza fluviale, le fasce arboree e arbustive legate ad infrastrutture lineari (strade, ferrovie, canali artificiali) e i corridoi lineari di vegetazione erbacea entro matrici boscate.
rappresentano la somma dei costi delle misure adottate da un ente o da un'azienda (o da terzi per suo conto) per prevenire, ridurre e/o riparare i danni causati all'ambiente dalle proprie attività operative e di quelli sostenuti per la conservazione delle risorse rinnovabili e non rinnovabili. Il termine viene anche comunemente utilizzato per indicare la riduzione del livello di benessere collettivo dovuto all’impatto di un progetto sull’ambiente.
nella classificazione di Linneo, costituiscono la classe delle piante prive di organi riproduttori visibili, come ad esempio le felci e i muschi. Questa classe si contrappone a quella delle Fanerogame che hanno appunto organi riproduttori visibili.
metallo (simbolo Cr) duro, lucido, color grigio acciaio; può essere facilmente lucidato, fonde con difficoltà ed è molto resistente alla corrosione. Trova molti usi in metallurgia (nelle leghe, come rivestimenti superficiali, nell’alluminio anodizzato,.), come catalizzatore nell’industria chimica, in smalti e vernici, nella conciatura del cuoio, come ossidante (dicromato di potassio). Il cromo trivalente è un oligonutriente essenziale, necessario per il corretto metabolismo degli zuccheri nel corpo umano. I composti del cromo esavalente sono invece molto tossici se ingeriti: la dose letale dei composti di cromo esavalente è circa mezzo cucchiaino da tè. La maggior parte dei composti del cromo esavalente sono irritanti per gli occhi, la pelle e le mucose. Una esposizione cronica ad essi può causare danni permanenti agli occhi, se non adeguatamente curati. Il cromo esavalente è un agente cancerogeno per gli esseri umani. Poiché molti composti del cromo sono stati e sono tuttora usati in colori, vernici e nella concia del cuoio, molti di essi si ritrovano oggi nel terreno e nelle falde acquifere in siti industriali abbandonati, che ora necessitano di decontaminazione e recupero ambientale.
condizione impiantistica atta a garantire, con la massima efficacia, la tutela fisica e sanitaria dei lavoratori e della popolazione con il minor numero possibile di sistemi attivi