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La meteorologia per la Protezione Civile

Previsione meteo e protezione civile

L’avvenire o meno di un fenomeno meteorologico che può determinare condizioni di rischio viene rappresentato, in prima approssimazione, attraverso il superamento di alcune soglie dei precursori meteorologici (quantità di precipitazione, temperatura, neve…), predefinite sulla base dell’analisi di eventi passati che hanno determinato effetti al suolo importanti. L’assunto alla base è la conoscenza della relazione causaeffetto, la sua riproducibilità e, ancora a monte, la disponibilità dei dati e delle informazioni storiche. Un attento lavoro di valutazione consente al meteorologo di calare l’informazione modellistica sulla situazione locale, tenendo conto della capacità del modello nel riprodurre una determinata configurazione meteorologica su un dato territorio in un determinato periodo dell’anno, degli effetti a piccola scala, delle caratteristiche intrinseche di predicibilità dei fenomeni attesi, della scadenza temporale della previsione. L’utilizzo congiunto di modelli, dati osservati ed esperienza interpretativa ha consentito alla previsione meteorologica di protezione civile di raggiungere limiti di affidabilità molto elevati (vedi figura sottostante)

 

 

Affidabilità della previsione quantitativa di precipitazione sulle aeree di allertamento della Regione Piemonte nel corso di un anno, valutata  attraverso la percentuale di eventi correttamente previsti, dove l’evento consiste nel superamento di una soglia di pioggia in termini di mm in 24 ore, relativa al primo e secondo giorno di previsione.

 

 

e superiori a quanto, ad oggi, si possa ottenere dalla sola modellistica. Alle valutazioni meteorologiche si affiancano poi sistemi di vera e propria modellazione fisica degli effetti, come ad esempio la modellistica idrologicoidraulica o la modellistica delle frane, che hanno caratteristiche e validità locale, che sono però ancora applicati a porzioni limitate del territorio italiano o in sperimentazione in aree a maggior vulnerabilità. Questi sistemi quantitativi di tipo previsionale forniscono un quadro della situazione sul quale si innesta la fondamentale interazione – diretta – tra lo specialista del settore e chi ha la responsabilità degli interventi di protezione civile per stabilire il livello di allertamento e le azioni conseguenti da adottare. Questa fase di valutazione soggettiva e interattiva, che valorizza l’expertise e la capacità di relazione interpersonale, assume un ruolo fondamentale anche per la relativa rarità degli eventi: per l’evoluzione temporale dei fenomeni, il territorio interessato, gli attori coinvolti, il periodo in cui l’evento si verifica… Ogni evento importante rappresenta infatti un caso a sé e comporta un aspetto nuovo da considerare nel processo di valutazione. La previsione meteorologica di protezione civile ha infatti superato la connotazione di previsione generalista per misurarsi costantemente con gli effetti possibili, e, attraverso la vulnerabilità del territorio e delle comunità che vi risiedono, diviene una previsione di rischio. In questo senso la previsione meteorologica di protezione civile, come attualmente realizzata attraverso il concorso stretto con l’utilizzatore finale, diviene peculiare, complessa, intrinsecamente legata al territorio e, come tale, strumento imprescindibile per la sicurezza della popolazione e dei beni.