Monitoraggio delle ondate di calore e impatto sulla salute

Il riscaldamento globale e gli effetti che esso produce sul clima determinano impatti rilevanti per la salute delle popolazioni. Le indagini epidemiologiche hanno evidenziato aumenti di mortalità e morbilità dovuti a condizioni meteorologiche estreme, quali ad esempio le ondate di calore. In Italia l'ondata di calore del 2003 ha fatto registrare un eccesso di decessi stimato pari a 20.000.

Per fronteggiare tali eventi e ridurne l’impatto sulla salute sono stati attivati sistemi di allarme denominati Heat Health Watch Warning Systems (HHWWS), sistemi città-specifici che, utilizzando le previsioni meteorologiche, sono in grado di prevedere fino a 72 ore di anticipo, il verificarsi di condizioni climatiche critiche. Tali sistemi stimano l’impatto sulla mortalità associato a eventi estremi e rappresentano quindi un importante strumento per la prevenzione.

Il fenomeno delle ondate di calore è ampiamente trattato nell’ultimo rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) “Cambiamenti Climatici 2021 – Le basi fisico-scientifiche”. Secondo il rapporto, mediamente nei prossimi 20 anni, l’aumento della temperatura globale dovrebbe raggiungere o superare 1,5°C. Basandosi su queste previsioni, tra gli effetti attesi si stima un incremento del numero di ondate di calore, ovvero stagioni calde più lunghe e stagioni fredde più brevi, con criticità per l’agricoltura e la salute. Inoltre, da letteratura è noto che l’impatto sulla salute determinato da queste situazioni climatiche anomale riguarda principalmente la popolazione più “fragile” per caratteristiche di età,  genere, condizioni di salute o per condizioni di disagio ambientale e sociale.

La Struttura di "Epidemiologia Ambientale" collabora con la struttura "Meteorologia, Clima e Qualità dell'aria" alla produzione, pubblicazione e gestione dei bollettini sulle ondate di calore e realizza il monitoraggio dell'andamento della mortalità giornaliera. Questa attività viene condotta nel periodo estivo dal 15 maggio al 30 settembre ed esita in analisi e relazioni sulla correlazione tra dati sanitari e determinanti ambientali.

Ufficio per le Relazioni con il Pubblico
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