Monitoraggio straordinario Arpa in seguito a anomalia radiometrica presso TRM di Torino

21 luglio 2017

Presso l'inceneritore TRM di Torino si è verificato un anomalo evento di contaminazione radioattiva all'inizio di quest'anno.

L'evento è stato rilevato, nel febbraio scorso, a seguito del conferimento di due carichi di polveri di abbattimento fumi contaminate provenienti dall'inceneritore TRM di Torino, presso la ditta Solvay Chimica Italia S.p.A., sita in Rosignano M.mo (Livorno). La ditta Solvay,  che sottopone il prodotto sodico residuo (PSR) proveniente dall'inceneritore ad un processo chimico al fine di recuperare il bicarbonato di sodio contenuto nel PSR stesso, ha rilevato nel materiale ricevuto livelli di concentrazioni anomale di Iodio - Isotopo radioattivo I-131, dell'ordine di 1500 Bq/kg. Un materiale è ritenuto radioattivo, secondo la norma vigente, quando raggiunge i 1000 Bq/kg.

Lo Iodio è spesso trovato nei rifiuti e nell'ambiente in quanto utilizzato in ambito sanitario per attività di diagnostica e di radioterapia metabolica che prevedono il trattamento del paziente in ospedale ed il suo rilascio quando i livelli di radioattività acquisiti si riducono a seguito del decadimento radioattivo. L’inceneritore, quando trova rifiuti con presenza di radioattività oltre un certo livello, secondo la procedura, deve procedere con uno stoccaggio temporaneo per un periodo sufficiente alla riduzione di radioattvità dovuta al decadimento degli isotopi presenti, prima di conferirli all'incenerimento.

Arpat Toscana ha informato del rilevamento il Dipartimento Radiazioni di Arpa Piemonte, che ha effettuato un sopralluogo presso l'inceneritore TRM constatando che la quantità di Iodio I-131 rilevata da Solvay è dovuta ad una gestione non corretta di materiale contaminato pervenuto in ingresso all'inceneritore.

Durante le verifiche e i controlli successivi l’evento, è stato verificato che l'incenerimento di tale materiale non ha comunque comportato rischi per la popolazione. Tali verifiche, basate su simulazioni teoriche estremamente cautelative di dispersione in aria di tutta la radioattività che può essere potenzialmente emessa dall'incenerimento di rifiuti urbani contaminati da I-131 di origine ospedaliera, hanno portato a stimare, nelle condizioni peggiori, una dose per la popolazione mille volte inferiore a quella considerata per la soglia di "rilevanza radiologica" (10 microSievert/anno) e oltre 100000 volte inferiore al fondo ambientale.

Dal sopralluogo è emersa la violazione della normativa nazionale sulla radioprotezione e gestione dei materiali radioattivi (D.Lgs. 230/95). Tali violazioni normative sono state segnalate alla competente Procura della Repubblica.

A seguito di questo evento, Arpa Piemonte ha attivato un monitoraggio straordinario della contaminazione radioattiva dell'aria nei pressi dell'impianto.

 

I risultati del monitoraggio straordinario saranno pubblicati entro la fine della prossima settimana.

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