Giornata di studio sul radon. I risultati del Progetto Interreg Radical

30 aprile 2014

Chiusi i lavori dell'evento Il Radon: risultati e prospettive maturate nel contesto del Progetto Interreg Radical.

Con questa giornata di studio, organizzata a Piedicavallo (BI), si conclude il progetto INTERREG RADICAL che, unendo diverse e complementari competenze, ha sviluppato ed esplorato vari aspetti nell'ambito della ricerca applicata alla tematica radon.

Luogo convegno

Il progetto, coordinato dal Prof. Massimo Caccia dell'Università dell'Insubria, ha coinvolto per tre anni come partner, Arpa Piemonte, Arpa Valle d'Aosta e la Scuola Universitaria Superiore della Svizzera Italiana.

Gli obiettivi del progetto erano molteplici:
- test e sviluppo di un monitore radon a basso costo, controllato per via remota
- produzione di applicazioni software dedicate per la gestione di cluster di monitori
- studio di azioni di rimedio pilota in aree ad elevata concentrazione di radon
- approfondimento della dosimetria radon in relazione al ruolo del particolato ultrafine (fattore di equilibrio)

Oggi sono stati presentati al pubblico e agli addetti ai lavori i primi risultati raggiunti e le prospettive di ricerca che si aprono per il prossimo futuro. Il contesto della Valle del Cervo, scelto non a caso dagli organizzatori, vuole essere uno spunto e uno stimolo per affrontare il problema in modo positivo: la questione radon si può affrontare e risolvere con la conoscenza e con l'impegno di ricercatori, amministratori e popolazione.

Anche se si tratta di prime indicazioni che richiedono adeguati approfondimenti, tra i risultati più significativi emersi nel corso dell'evento si possono senz'altro citare alcuni indizi di correlazione tra variazioni di concentrazione del radon in luoghi interrati ed eventi sismici.

"Il progetto è stato una importante occasione di crescita professionale e scientifica - sostiene Angelo Robotto, Direttore Generale di Arpa Piemonte. Oltre agli aspetti tecnico-scientifici Arpa Piemonte ha potuto acquisire una nuova linea di strumentazione (monitori Radim), molto utile per i propri compiti istituzionali. Confermiamo pertanto l'impegno dell'Agenzia per sostenere ulteriori indagini sul tema".

Anche l'Assessore regionale all'Ambiente ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti dal progetto nel quale la Regione ha creduto, in quanto coerente con le azioni tese a prevenire e limitare eventuali rischi derivanti dall'esposizione al radon. Nuovi approfondimenti, uniti alla possibilità di utilizzare attrezzature all'avanguardia, rappresentano un importante traguardo.

Si segnala infine che, a coronamento del lavoro svolto, oltre a varie presentazioni dei risultati ottenuti in occasione di congressi scientifici nazionali e internazionali, è stato recentemente pubblicato un articolo su una rivista scientifica internazionale (Radiation Protection Dosimetry) sulla misura del fattore di equilibrio del radon.

Foto gruppo convegno radon

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