Eruzione vulcanica in Islanda: disagi in Piemonte ma nessun pericolo

19 aprile 2010

Le polveri emesse dall'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull in Islanda si sono diffuse nella giornata di sabato  anche sull'Italia settentrionale, spinte da correnti in quota dai quadranti settentrionali determinando pesanti disagi sui trasporti aerei. La maggiore concentrazione delle polveri è nella bassa stratosfera (intorno a 10-13 km di altitudine), dove non si verificano di norma fenomeni meteorologici significativi. La rimozione delle polveri da tale strato atmosferico non avviene perciò principalmente con la precipitazione e i deboli rovesci registrati nel pomeriggio di ieri e nella notte scorsa non hanno trasportato al suolo grandi quantità di polveri vulcaniche sul Piemonte.

L’Arpa sta monitorando la situazione al fine di valutare l’eventuale impatto sulla salute. Studi condotti sulla composizione delle polveri vulcaniche dell’Etna confermano una generale assenza di componenti pericolose, assimilando il fenomeno ad una nube sahariana con possibile aumento delle polveri fini di natura silicea. Ad oggi comunque non si sono registrate significative variazioni delle concentrazioni in aria ambiente di inquinanti quali biossido di zolfo e polveri sottili.Sulla base dei dati rilevati dalle centraline della rete di qualità dell’aria di Arpa Piemonte, non si evidenzia al momento un’influenza sulle misurazioni derivante dal materiale emesso dal vulcano islandese. Le concentrazioni di biossido di zolfo misurate presso le stazioni dislocate sul territorio regionale e quelle misurate dagli analizzatori di polveri sottili PM10 non hanno evidenziato variazioni significative rispetto ai giorni precedenti. Si sono inoltre monitorati i dati delle radiazioni gamma tramite i 29 punti di misurazione regionali al fine di valutare un eventuale aumento di radioattività sul territorio. Anche da questi controlli non sono emersi cambiamenti ascrivibili all’eruzione vulcanica in corso.Vista la lenta evoluzione del fenomeno in atto, nei prossimi giorni Arpa continuerà a monitorare la situazione tramite controlli ordinari e straordinari sui depositi al suolo e sulla attività radioattiva al fine di poter aggiornare tempestivamente sull’effetto della nube di cenere sul Piemonte.




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