Coronavirus: Arpa Piemonte dà il via libera a 589 posti letto per pazienti affetti da Covid-19

6 aprile 2020

Arpa Piemonte ha certificato, in stretta ed efficace collaborazione con le Commissioni di Vigilanza di diverse ASL,  il possesso da parte di alcune strutture private dei requisiti minimi per poter  ospitare 589 pazienti affetti da Coronavirus. I centri sanitari sono distribuiti nelle provincie di Novara, Verbania, Alessandria, Torino e Biella. «Avevamo chiesto ad Arpa di aiutarci a individuare aree idonee ad ospitare malati di Coronavirus in strutture private - spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati - Con questa certificazione il sistema sanitario piemontese può contare su quasi 600 posti letto in più. La velocità in queste circostanze è fondamentale, e Arpa ha dato prova di efficienza e rapidità».

L’emergenza da epidemia CoViD-19 aveva spinto la Regione Piemonte ad individuare delle «Rianimazioni e Terapie intensive e sub-intensive» private disposte ad accogliere pazienti attualmente ricoverati in «Rianimazioni e terapie intensive» pubbliche.

L’Organismo Tecnicamente Accreditante di Arpa Piemonte - che si occupa della verifica dei requisiti di accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private - ha messo a disposizione la propria base dati fornendo l’elenco delle «Rianimazioni e terapie intensive» attualmente accreditate ed i relativi posti letto.

«Arpa Piemonte - sottolinea il direttore di Arpa, Angelo Robotto - ha fatto le verifiche necessarie affinché le strutture individuate rispondessero a requisiti organizzativi e strutturali/tecnologici coerenti con l’autorizzazione e l’accreditamento. Un lavoro impegnativo,  reso possibile anche grazie alla riconversione e  formazione, in occasione dell’emergenza, di personale in possesso di professionalità diverse dell’Agenzia, che  ha portato in 20 giorni alla verifica di 17 strutture per un totale di: 31 posti letto di terapia intensiva, 38 posti letto di terapia sub-intensiva e 520 posti letto per degenza COVID-19 positivi»


 

Le strutture verificate sono state le seguenti:

 

  • Casa di Cura «Clinica Pinna Pintor» (TO)
  • Istituto Maugeri di Veruno (No)
  • Centro Ortopedico di Quadrante (COQ) di Omegna
  • Casa di Cura «I Cedri» Fara Novarese (NO)
  • Casa di Cura « Clinica Città di Alessandria» (AL)
  • Habilita Casa di Cura «Villa Igea» (Acqui)
  • Clinica «Santa Caterina da Siena» (TO)
  • Casa di Cura «Maria Pia Hospital» (TO)
  • Casa di Cura «Humanitas Cellini »(TO)
  • Casa di Cura «Mons. Luigi Novarese Moncrivello»
  • COQ (ulteriori 20 p.l.) (verifica documentale con parere)
  • Ospedale Civico di Settimo (Settimo T.se)
  • Presidio sanitario Ospedale Cottolengo (TO)
  • Ospedale Humanitas Gradenigo (TO)
  • Habilita Casa di Cura «I Cedri» (ulteriore reparto COVID/CAVS) (Fara Novarese - NO)
  • Casa di Cura «Clinica La Vialarda» (Biella)
  • Casa di Cura “Major” (TO)

 

L’attività continua con la verifica di nella giornata di oggi della Casa di Cura “Clinica Salus” di Alessandria.

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