I risultati di tre anni di monitoraggio aerobiologico nell’alessandrino

17 luglio 2014

E' stato redatta una relazione tecnica che riassume la valutazione del primo triennio di monitoraggio aerobiologico dei pollini allergenici a diffusione anemofila nella provincia di Alessandria.

In conseguenza all’aumento di allergie riscontrato negli ultimi vent’anni, questo tipo di monitoraggio è ormai diventato un’attività di routine e, durante la stagione pollinica, i risultati giornalieri e previsionali sono spesso parte integrante delle previsioni meteorologiche.

A partire dal 2011, il Dipartimento di Alessandria rileva la diffusione dei pollini aerodispersi mediante un campionatore volumetrico per aspirazione tipo Hirst, installato a circa 15 metri di altezza, sul tetto della sede del Laboratorio di Via Don Gasparolo 1 ad Alessandria.

In mancanza di una normativa di riferimento che fornisca parametri di legge, per poter elaborare e interpretare i dati scaturiti dal triennio di monitoraggio aerobiologico sono stati utilizzati due indici di valutazione, l’Indice Pollinico Allergenico e la Stagione Pollinica Allergenica, in accordo con le Linee Guida di ISPRA.
Sono stati impiegati anche l’Indice Pollinico Stagionale e il Calendario Pollinico, suggeriti dalla rete POLLnet.
A completezza del risultato, i parametri di valutazione sono stati integrati con i dati meteorologici elaborati da ARPA Piemonte.

Dal riconoscimento al microscopio dei granuli pollinici e dal loro conteggio, rapportato al volume di un metro cubo d’aria, scaturisce il Bollettino Pollini Allergenici, strumento che viene divulgato alla popolazione secondo diverse modalità, al fine di fornire un supporto a chi deve impostare e seguire terapie di cura nei casi di pollinosi.

Il monitoraggio dei pollini non ha solo una funzione di tipo sanitario, ma è anche un valido strumento ambientale per il contenimento di piante alloctone particolarmente invasive.
A questo proposito, dall’attività del primo triennio è scaturito un approfondimento sulla famiglie delle Gramineae e delle Urticaceae e sulla specie Ambrosia artemisiifolia.
Queste piante costituiscono la vegetazione tipica delle zone incolte (fasce ripariali, campi abbandonati, bordure stradali trascurate) e risultano particolarmente infestanti e allergeniche.
Programmare gli sfalci e la manutenzione del verde urbano ed extra urbano, prestando attenzione anche al momento di fioritura e dispersione pollinica, può risultare di grande aiuto sia per gli allergici sia per ridurre la diffusione di piante invasive sul territorio.

Il monitoraggio aerobiologico eseguito dal dipartimento di Alessandria - Triennio 2011-2013

 

 

 

 

 

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