Chi inquina, paga? Il rapporto del Senato della Repubblica

27 dicembre 2017
Il quadro nazionale delle tasse ambientali in Italia è coerente con il principio base chi inquina paga della legislazione europea? Ci sono margini per una riforma della fiscalità ambientale, all’insegna di una maggior equità e trasparenza?

Nel nuovo documento dell'Ufficio Valutazione Impatto del Senato della Repubblica Chi inquina, paga? i costi esterni ambientali generati da ciascun settore dell’economia nazionale sono confrontati con l’ammontare complessivo delle imposte ambientali pagate dal settore (accise sui prodotti energetici, imposte sui veicoli, tasse sul rumore e altre imposte su inquinamento e risorse naturali) e, a seguire, anche con l’ammontare delle agevolazioni fiscali e di altri sussidi dannosi per l’ambiente che vanno a beneficio dello stesso settore, allo scopo di formulare un’ipotesi complessiva di riforma della fiscalità ambientale.
Una riforma che potrebbe essere completata dall'introduzione graduale di imposte speciali su specifici inquinanti e sull'estrazione di risorse naturali scarse, opportunamente calcolate con un'attività sistematica e regolamentata di misura dei costi esterni sanitari e ambientali associati a tali fattori d'impatto.
Questa nuova prospettiva potrebbe agevolare l'attesa riduzione delle tasse sul reddito del fattore lavoro, migliorando l'equità e la trasparenza del sistema fiscale nazionale. Rappresenta, dopo il Catalogo dei sussidi dannosi per l’ambiente, un ulteriore passo verso una proposta per una fiscalità più ecologica per l'Italia.

 

 

 

 

 

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