Arpa partecipa al consiglio comunale di Pozzolo Formigaro sul Terzo Valico

21 marzo 2015

Nel pomeriggio di ieri, venerdì 20 marzo, si è tenuto a Pozzolo Formigaro (AL) un consiglio comunale dedicato al Terzo Valico: ancorché in sala fosse presente il pubblico, domande e quesiti erano riservati ai consiglieri comunali.

Al consiglio sono stati invitati Regione, Arpa ed ASL: sono intervenuti dirigenti e funzionari della Regione Piemonte-Direzione Trasporti (ing. Gabriella Giunta, ing. Andrea Carpi, ing. Giovanni Ruberto), il responsabile del Centro Sanitario Amianto dell'ASL (dr. Massimo D'Angelo) ed il Responsabile del Centro Ambientale Amianto di Arpa (dr. Claudio Trova).

Durante la seduta, i rappresentanti della Regione sono intervenuti sugli aspetti generali dell'opera, sulla problematica delle acque sotterranee nonché sulle modalità attraverso le quali è stato redatto il Protocollo Amianto, documento sull'esistenza del quale erano stati avanzati dubbi, ribadendo il carattere cogente dello stesso.  Il dr. D'Angelo ha invece affrontato alcuni aspetti connessi ai rischi sanitari.
Il dr. Trova, dopo avere ricordato che esistono tre strutture di Arpa che si occupano dei controlli sul Terzo Valico (Dipartimento Provinciale di Alessandria, Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto e , ovviamente, il Centro Ambientale Amianto), ha illustrato ai presenti il Protocollo Amianto: è stato ribadito che il documento ha la funzione di minimizzare i rischi di dispersione di fibre di amianto nell'ambiente, partendo necessariamente dai rilievi sui fronti di scavo.  Dopo avere ricordato le principali tecniche di avanzamento delle gallerie (demolitore idraulico, esplosivo e "talpa"), sono state descritte per sommi capi le modalità di campionamento delle rocce in funzione della tipologia di scavo, campionamenti finalizzati ad individuare la presenza di "pietre verdi" e di eventuale amianto, definendo i conseguenti livelli di pericolo; in tal senso è stato precisato che un geologo incaricato dal proponente deve mantenere costantemente sotto controllo le litologie osservate, rendendo disponibili on line ad Arpa i rilievi effettuati: compito dell'Agenzia per l'Ambiente è verificare la correttezza delle informazioni trasmesse, attraverso sopralluoghi e campionamenti in parallelo.

Il responsabile del Centro Ambientale Amianto ha quindi descritto l'organizzazione dei monitoraggi degli aerodispersi, con punti posizionati a ridosso della galleria (punto sentinella), nelle immediate vicinanze del cantiere e presso i centri abitati più importanti: è stato ricordato che l'attivazione dei punti è conseguente alle litologie rinvenute (ed al connesso livello di pericolo), nonché alle concentrazioni di fibre di amianto aerodisperse rilevate nel punto sentinella ed eventualmente nei punti immediatamente a ridosso dei cantieri, con modalità dettagliate nel Protocollo Amianto.  E' stato inoltre ricordato che la normativa italiana prevede soltanto un limite (2 ff/l) di fibre di amianto per gli ambienti indoor a seguito di bonifica da manufatti in fase di restituibilità e che, ne caso del Terzo Valico come nel caso della Torino-Lyon, è stata stabilita una soglia di allarme negli ambienti di vita di 1 ff/l, inferiore al suddetto limite.  Il monitoraggio è in carico dal proponente: il ruolo di Arpa e verificare l'attendibilità dei risultati attraverso un proprio piano di campionamento di aerodispersi e attraverso controanalisi dei campioni già analizzati dal laboratorio di Cociv: i dati sono stati e saranno periodicamente pubblicati sul sito di Arpa.

E' stato inoltre ricordato che il modello di monitoraggio ambientale delle fibre aerodisperse deriva dalle esperienze dei Siti di Interesse Nazionale di Balangero e Casale Monferrato e che è sostanzialmente analogo a quello applicato nei cantieri della TAV in valle Susa.

Infine, è stato precisato che la verifica dell'osservanza del Protocollo Amianto fa capo ad Arpa.

 

 

 

 

 

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