Presenza del botulino nelle carcasse degli uccelli selvatici rinvenute sullo Scrivia
Le analisi condotte dalla sede torinese dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta sulle carcasse degli uccelli selvatici rinvenute lungo le sponde dello Scrivia in provincia di Alessandria hanno messo in evidenza la presenza della tossina C del botulino, prodotta dal batterio Clostridium botulinum.
Tale tossina è ritenuta la causa prima dei decessi avvenuti.
Si tratta di una tossina estremamente nociva per gli uccelli acquatici (anatre e limicoli) e in particolare per quelli la cui alimentazione risulta strettamente legata al sedimento.
Tale risultato conferma il quadro ambientale che si era delineato negli ultimi giorni dopo che dalle analisi di Arpa Piemonte era stata esclusa la presenza di eventuali sostanze chimiche tossiche per l’avifauna.
Le ulteriori analisi dell’Agenzia relative agli enterovirus, salmonella e altri costituenti batteriologici sono ancora in corso e saranno disponibili nei prossimi giorni.