Acciaierie Beltrame di San Didero: chiusa l'emergenza radiologica

6 marzo 2015

Il 23 febbraio scorso la commissione tecnica prefittizia - istituita ad hoc per la gestione dell'emergenza a seguito dell'incidente radiologico che, nell'ottobre 2005, portò alla contaminazione dell'impianto produttivo di San Didero (TO) a seguito della fusione accidentale di una sorgente di Cs-137 - ha effettuato un sopralluogo congiunto che ha portato alla conclusione formale dell'emergenza.

La commissione è costituita dai sindaci interessati e dagli enti di controllo, tra cui Arpa Piemonte.

Nel corso di questi anni Arpa Piemonte, in stretta collaborazione con gli enti preposti (in primis Prefettura e Vigili del Fuoco) ha, non solo assicurato il monitoraggio ambientale e del sito produttivo, ma ha anche collaborato attivamente con l'azienda per la soluzione del problema. Si trattava infatti di gestire in sicurezza il pesante lascito dell'incidente: più di 400 tonnellate di polveri contaminate da Cs-137, provvisoriamente stoccate in container. Con la progettazione e la costruzione di un innovativo impianto di decontaminazione delle polveri, espressamente autorizzato dalla Commissione Tecnica prefettizia, la radioattività prima dispersa nelle polveri è stata concentrata in pochi fusti che è stato poi possibile smaltire in sicurezza. Ora, come è attestato dall'ultima relazione tecnica di ARPA Piemonte, qui allegata, il sito è stato restituito nella sua interezza ai proprietari, senza alcun vincolo radiologico e il territorio è stato liberato da un deposito temporaneo di rifiuti radioattivi che, in assenza di questo intervento, sarebbe rimasto in loco per qualche centinaio d'anni.

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