Studio e monitoraggio dei processi fluviali e torrentizi

Ultima modifica 15 dicembre 2014

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Monitoraggio morfologico dei corsi d'acqua

Banca dati conoidi alluvionali
Banca dati processi ed effetti, eventi alluvionali

 

Attivazione del conoide in Borgata Garin, evento alluvionale 2008 (Villar Pellice, TO)

 

I corsi d'acqua che solcano i principali fondovalle alpini e la pianura padana piemontese manifestano la loro attività in due ambienti fisiografici distinti: il letto del corso d'acqua, dove si verificano i processi idrodinamici più importanti in regime normale e di piena, e la piana alluvionale, morfologicamente contraddistinta da forme fluviali relitte, generalmente sede di fenomeni di alluvionamento durante le piene più importanti; in questa zona il defluire delle acque è sovente condizionato da interventi antropici.

I processi torrentizi interessano la rete idrografica minore dei bacini alpini e presentano un grande potere distruttivo per la rapidità, l'intensità e la difficile prevedibilità con la quale si verificano, a danno delle aree urbanizzate presenti. I problemi maggiori si registrano allo sbocco delle valli, in corrispondenza dei conoidi alluvionali, corpi sedimentari a forma di ventaglio generati dai corsi d'acqua per improvvisa diminuzione della velocità dei deflussi allo sbocco nel fondovalle, a causa della diminuzione di pendenza dell'alveo. Il rilevamento e la mappatura delle aree coinvolte da processi fluvio-torrentizi rappresenta un importante contributo alla conoscenza ed alla gestione del territorio.I punti salienti per una corretta conoscenza dei processi di modellamento naturale sono l'analisi geomorfologica, che permette di ricavare un quadro della distribuzione spaziale e delle caratteristiche dei fenomeni, e un'approfondita analisi storica, indispensabile per determinarne la ricorrenza e in certi casi ricavare informazioni sull'intensità.

 
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