Progetti Geologia e Dissesto

Ultima modifica 30 maggio 2016

Progetti Nazionali

 

 

Progetto CARG - Carta Geologica d'Italia alla scala 1:50.000
Progetto IFFI  - Inventario Fenomeni Franosi in Italia

Progetti Europei

 

 

Programma Horizion 2020 - Progetto GeoERA - Establishing the European Geological Surveys Research Area to deliver a Geological Service for Europe
Programma Interreg V-A Alcotra (I-F) - Progetto PrèvRiskHauteMontagne - Azioni esemplari di resilienza delle comunità transfrontaliere per far fronte ai rischi naturali dell’alta montagna
Programma Interreg ALCOTRA - Progetto MASSA – Medium And Small Size rock fall hazard Assessment
Programma Interreg ALCOTRA - Progetto strategico RiskNat - Gestione in sicurezza dei territori di montagna transfrontalieri
Programma di Cooperazione Territoriale Alpine Space II  - Progetto PermaNET - Permafrost Long-Term Monitoring Network  
Programma di Cooperazione Territoriale Alpine Space II  - Progetto Adaptalp - Adaptation to Climate Change in the Alpine Space
Programma INTERREG III A Alcotra ALPI LATINE - Progetto n° 165 PROVIALP - Protezione della viabilità alpina
Programma INTERREG III B Spazio Alpino - Progetto ALPS GPS Quakenet - Alpine Integrated GPS Network Real-Time Monitoring and Master Model for Continental Deformation and Earthquake Hazard
Programma INTERREG III A Italia Francia - Progetto: PRINAT - Creazione del polo dei rischi naturali in montagna della COTRAO
Programma INTERREG III B Medocc - Progetto DAMAGE - Dévelopement d'Actions pour le Marketing et la Gestion post-évènements
Programma INTERREG III B Spazio Alpino  - Progetto CATCHRISK - Mitigation of hydro-geological risk in Alpine Catchments 
V Programma Quadro -  Progetto IMIRILAND - Impact of Large Landslide in Mountain Environment: Identification and Mitigation of Risk 
INTERREG II C Italia Francia. Gestione del territorio e prevenzione delle inondazioni. Raccolta ed organizzazione di dati territoriali; valutazioni di pericolosità e rischio da fenomeni naturali e predisposizione piani comunali di protezione civile
INTERREG II C Falaises Mediterraneo Occidentale ed Alpi Latine. Prevenzione dei fenomeni di instabilita' delle pareti rocciose
INTERREG II Italia Svizzera. Collegamento delle reti di rilevamento e condivisione delle esperienze e delle conoscenze per la gestione del rischio idrogeologico
INTERREG I Italia  Francia. Rischi generati da grandi movimenti franosi

    

 

 

 

 

 

In dettaglio:

 

 

 

 

 

Progetti Nazionali

 

 

 

 

 

Progetto CARG - Carta Geologica d'Italia alla scala 1:50.000
 

L'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i Servizi Tecnici (APAT) ha "ereditato" dal Servizio Geologico, quale organo cartografico dello Stato in base alla Legge 68/60, il compito di rilevare, aggiornare e pubblicare la Carta Geologica d'Italia alla scala 1:50.000 nell'ambito del Progetto CARG. Nel 1988 è stata pertanto avviata la realizzazione della nuova cartografia geologica d'Italia quale strumento indispensabile per conoscere in modo più approfondito, valorizzare e gestire le risorse territoriali. Il Dipartimento Difesa del Suolo dell'APAT, cui fa capo il Servizio CARG, predispone, con l'ausilio di tutte le sue unità e servizi, le linee guida che definiscono i contenuti e gli standard tecnico-scientifici da adottare per il progetto nelle sue varie fasi di rilevamento, informatizzazione ed allestimento cartografico.
Ad Arpa Piemonte - Centro Regionale per le Ricerche Territoriali e Geologiche sono stati affidati la responsabilità di attuazione ed il coordinamento operativo del progetto sul territorio regionale. Per l'attuazione del progetto Arpa Piemonte si avvale del contributo tecnico-scientifico di Istituti di Ricerca e Università. Le attività di rilevamento, informatizzazione e stampa sono state finanziate a livello nazionale a più riprese con:
 - Legge 11 marzo 1988 n. 67 
 - Legge 28 agosto 1989 n. 305 - finanziati i Fogli nn. 153 - Bardonecchia e 154 - Susa 
 - Legge 27 ottobre 1995 n. 438 - finanziati i Fogli geologici nn. 157 - Trino e 211 - Dego e i Fogli geotematici del progetto speciale "Eventi alluvionali in Piemonte" nn. 193 - Alba, 210 - Fossano e 211 - Dego) 
 - Legge 13 luglio 1999, n. 226 - finanziati i Fogli geologici nn. 155 - Torino Ovest, 156 - Torino Est, 171 - Cesana Torinese e 196 - Cabella Ligure
 - Finanziamento APAT 2004: Folgio geologico 194 Acqui Terme
Il progetto prevede, a partire dal rilievo geologico effettuato alla scala 1:10.000, la creazione della cartografia geologica (con stampa della carta alla scala 1:50.000) e la produzione della relativa base dati informatica di tipo georelazionale (informatizzazione dei rilievi originali alla scala 1:10.000 e loro interpretazione alla scala 1:25.000). Al progetto di cartografia geologica è inoltre associato il Progetto Speciale "Eventi alluvionali in Piemonte" che prevede la realizzazione di una cartografia geotematica e precisamente: Carta Processi di Instabilità conseguenti all'evento alluvionale del Novembre 1994 (Fogli Fossano, Alba e Dego), Carta della Pericolosità Geologica (Foglio Dego).
Per la diffusione della base dati informatica realizzata nel corso dell'intero progetto, quale componente specialistica del Sistema Informativo Geologico, è stato appositamente sviluppato un servizio WebGIS. Scopo del servizio è fornire un accesso diretto e guidato alla consultazione di tutte le informazioni raccolte e informatizzate nell'ambito del Progetto CARG in Piemonte (cartografia riferita alla base topografica 1:25.000 IGMI o 1:10.000 CTR, data base alfanumerici associati, profili geologici, fotografie e schemi) attraverso uno strumento di analisi e consultazione disponibile direttamente in rete. I dati al momento consultabili sono quelli relativi ai fogli geologici Susa e Bardonecchia.
Sito internet: http://www.isprambiente.gov.it/site/it-IT/Progetti/Progetto_CARG_-_Cartografia_geologica_e_geotematica/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Progetto IFFI  - Inventario Fenomeni Franosi in Italia 
 

Il Comitato dei Ministri per la Difesa del Suolo (ex Legge 183/89) ha promosso la realizzazione di un inventario dei fenomeni franosi in Italia con l'obiettivo di accrescere la conoscenza in tale ambito sull'intero territorio nazionale. Tale iniziativa riveste un ruolo fondamentale in quanto contribuisce a rendere omogenee le basi dati pregresse sullo stato del dissesto, permettendo inoltre un corretto utilizzo delle risorse disponibili per una migliore valutazione delle situazioni di rischio.
Per il territorio piemontese il progetto è stato realizzato da Arpa Piemonte con la partecipazione di vari soggetti istituzionali: le Province (con le quali sono stati stipulati specifici Protocolli d'Intesa), il CNR e le Università di Torino, Milano e Pisa, coinvolti nelle attività di rilevamento legate al Progetto di Cartografia Geologica - CARG. Tutte le informazioni rilevate sono state raccolte in un sistema informativo appositamente sviluppato dall'APAT. Il sistema è costituito da un applicativo per l'archiviazione delle informazioni alfanumeriche tratte dalle schede frane, collegato ad un dataset di strati informativi per la gestione delle informazioni geografiche in ambiente GIS. La scheda frane è strutturata in tre diversi livelli di approfondimento: al 1° livello sono raccolte le principali informazioni, provenienti da indagini speditive di tipo fotointerpretativo e/o da documenti storico-archivistici, quali: tipologia di movimento, stato di attività, metodo di rilevamento, fonti ed eventuali danni. Le schede di 2° e 3° livello raccolgono numerosi elementi relativi ai fenomeni franosi che ne permettono una più approfondita ed esauriente descrizione. La rappresentazione e la digitalizzazione dei fenomeni franosi è stata fatta sulla base della Carta Tecnica Regionale - scala 1:10.000. Nell'ambito dei due anni di attività del progetto (2002-2003)sul territorio piemontese sono stati rilevati circa 34.000 fenomeni franosi. Per 300 di questi si è raggiunto un grado di approfondimento delle conoscenze che ha permesso di compilare le schede di rilevamento al 2° o al 3° livello. Per tutti gli altri fenomeni sono state raccolte le principali informazioni necessarie per la compilazione al 1° livello. Le informazioni raccolte nell'ambito del progetto sono disponibili nella sezione Processi di versante nel Sistema Informativo Geografico on line.
Sito internet: http://www.isprambiente.gov.it/site/it-IT/Progetti/IFFI_-_Inventario_dei_fenomeni_franosi_in_Italia

 

 

 

 

 

 

 

Progetti Europei

 

 

Programma Horizion 2020 - Progetto GeoERA - Establishing the European Geological Surveys Research Area to deliver a Geological Service for Europe

Il 27 giugno 2017 la Commissione Europea, Direzione Generale per la Ricerca e l'Innovazione, ha comunicato l'ammissione a finanziamento, nell'ambito del Programma europeo Horizon 2020 ERA-NET Cofund Action, al progetto GeoERA.

Inizio/durata: 01/07/2018, 3 anni.

Obiettivi principali: lo scopo principale di GeoERA è l’integrazione delle informazioni e delle conoscenze prodotte dai paesi partecipanti al fine di:
- sviluppare un sistema europeo interoperabile di dati e servizi sulla distribuzione della geoenergia, delle acque sotterranee e delle risorse minerarie;
- sviluppare metodologie comuni per la valutazione, la quantificazione e la gestione delle risorse del sottosuolo in relazione anche ai rischi potenziali che derivano dallo sfruttamento non sostenibile;
- fornire una base di conoscenze geologiche ai decisori politici a livello regionale fino ad europeo, all'industria e a tutti i portatori di interesse per supportare una gestione più efficace e responsabile del sottosuolo e delle risorse in esso contenute;
- migliorare attraverso la diffusione delle conoscenze la pubblica accettazione delle attività di sfruttamento del sottosuolo.
L’obiettivo finale sarà la costruzione di un Servizio Geologico Europeo costituito dai vari Servizi Geologici Nazionali e Regionali, secondo quanto previsto dall’art. 185 del Trattato dell’Unione Europea.

Partners internazionali: consorzio di 48 Servizi Geologici Nazionali e Regionali provenienti da 33 Stati Membri che supporta attività di ricerca congiunta in quattro temi prioritari: Geoenergy, Groundwater, Raw Materials e Information Platform.
Partners nazionali: per l’Italia partecipano, oltre ad Arpa Piemonte, ISPRA, Regione Emilia-Romagna Regione Toscana, Regione Umbria, Regione Marche, Regione Val d’Aosta.

Il Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto è partner per le attività tematiche "Geoenergy" e “Groundwater” per i progetti:

• HotLime (Mapping and Assessment of Geothermal Plays in Deep Carbonate Rocks – Cross-domain Implications and Impacts), con capofila il Bavarian Environment Agency – Geological Survey tedesco, finalizzato alla ricostruzione geologica 3D di sottosuolo della Pianura Padana e successiva valutazione delle potenzialità geotermiche di rocce carbonatiche;
• HIKE (Hazard and Impact Knowledge for Europe), con capofila il Servizio Geologico Olandese (Nederlandse Organisatie voor Toegepast Natuurwetenschappelijk Onderzoek TNO), finalizzato alla realizzazione di una banca dati delle faglie attive e non a scala europea con lo scopo di valutarne la pericolosità sismica;
• RESOURces (Resources of groundwater, harmonized at Cross-Border and Pan-European Scale), con capofila il Servizio Geologico Olandese (Nederlandse Organisatie voor Toegepast Natuurwetenschappelijk Onderzoek TNO), finalizzato alla realizzazione di una banca dati omogenea degli acquiferi profondi di acque dolci a scala europea.

Sito web: http://geoera.eu/

 

Programma Interreg ALCOTRA - Progetto MASSA – Medium And Small Size rock fall hazard Assessment 
 

Obiettivi principali: caratterizzazione del rischio caduta massi e frane di crollo di taglia intermedia nelle Alpi; l’Italia, la Francia e la Svizzera sono i tre paesi coinvolti nel progetto con lo scopo di uniformare le valutazioni legate a questi tipi di fenomeni. Gli obiettivi sono: condividere ed uniformare i metodi di valutazione speditiva della pericolosità per cadute di blocchi sulle infrastrutture stradali nelle zone alpine transfrontaliere, sviluppare nuovi metodi di monitoraggio geofisico e studiare la propagazione per i crolli di volume intermedio (103-105 m3). Il progetto MASSA si pone a monte ed in complementarietà rispetto al progetto strategico RISKNAT.
Partners: GEOAZUR, ISTerre, Laboratoire 3S-R, CNRS, Université Nice Sophia Antipolis, CETE Méditerranéè, Bureau de Recherches Géologiques et Minières (BRGM), Université Joseph Fourier, Centre de recherche sur l’environnement alpin (CREALP), ARPA Piemonte, Politecnico di Torino, Provincia di Torino, Regione Valle d’Aosta
Inizio/durata: 01/2010 - 01/2013; 3 anni
Sito internet: http://massa.geoazur.eu/home/fr_home.php
Pubblicazione:  Confronto di metodi speditivi per la valutazione della pericolosità da “caduta massi”. Relazione finale dell’Azione 1, maggio 2013

 

 

 

 

 

 

 

Programma Interreg ALCOTRA - Progetto strategico RiskNat - Gestione in sicurezza dei territori di montagna transfrontalieri 
 

Obiettivi principali: sensibilizzazione, creazione di rapporti di rete e valorizzazione delle buone prassi in materia di gestione sostenibile e sicurezza dei territori di montagna. Il progetto strategico RiskNat si articola in 3 volet principali:
A. Creazione di una piattaforma interregionale di scambio di esperienze, di valorizzazione delle informazioni e di riflessione strategica, funzionante in rete;
B. Sviluppo di metodi e di strumenti operativi, azioni innovative volte alla gestione del territorio;
C. Azioni pilota di buone pratiche di presa in conto dei rischi naturali nella gestione ambientale e territoriale.
Il Geoportale RiskNat  http://webgis.arpa.piemonte.it/risknat/ è dedicato alla condivisione e alla diffusione dell’informazione geografica sui rischi naturali nell’area di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia-Svizzera.
Partners: Regione autonoma Valle dAosta ; Dreal Rhône-Alpes; Regione Piemonte; Région Rhône-Alpes; Provincia di Imperia; Regione Liguria; Région Provence Alpes Côte dAzur; Provincia di Cuneo; Conseil Général des Alpes Maritimes; Dreal PACA; Conseil Général de Savoie; Conseil Général de Haute Savoie; Canton du Valais
Inizio/durata: 05/05/2009 - 08/04/2012
Sito internet: http://www.risknat-alcotra.org/

 

 

 

 

 

 

 

Programma di Cooperazione Territoriale Alpine Space II  - Progetto PermaNET - Permafrost Long-Term Monitoring Network
    

Obiettivi Principali: costituire una rete transnazionale per il monitoraggio del permafrost alpino ed elaborare scenari evolutivi legati alla relazione cambiamenti climatici – evoluzione del permafrost – effetti su pericolosità e rischio di fenomeni connessi (es.
fenomeni gravitativi e processi torrentizi)
Capofila: Provincia Autonoma di Bolzano, Ufficio Geologia e Prove Materiali
Partner italiani: Arpa Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta, Regione del Veneto, Provincia Autonoma di Trento
Partner stranieri: Bavarian Environment Agency (Germania), Austrian Federal Ministry of Agriculture, Forestry, Environment and Water Management (Austria), University of Innsbruck, Institute of Geography (Austria), University of Graz, Institute of Geography and Regional Science (Austria), Central Institute for Meteorology and Geodynamics, Regional Office for Salzburg and Oberösterreich (Austria), University Joseph Fourier (Francia), National Centre for Scientific Research – EDYTEM Laboratory (Francia), Grenoble Institute of Technology (Francia)
Inizio/durata lavori: 15/07/2008 - 14/07/2011; 36 mesi
Sito internet: http://www.permanet-alpinespace.eu 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma di Cooperazione Territoriale Alpine Space II  - Progetto Adaptalp - Adaptation to Climate Change in the Alpine Space 
 

Obiettivi Principali: migliorare la comunicazione, sia tra i partner sia all'esterno, verso soggetti di natura tecnica e non, riguardo le implicazioni che i cambiamenti climatici hanno sul cosiddetto rischio idrogeologico in ambiente alpino
Capofila: Ministero Bavarese per l'Ambiente, la Salute pubblica e la Protezione dei Consumatori (Germania)
Partner italiani: Arpa Piemonte, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regione Autonoma Valle d’Aosta, Accademia Europea di Bolzano, Prov. Aut. Bolzano
Partner stranieri: Bavarian Environment Agency (Germania), Federal Institute of Hydrology (Germania), Federal Ministry of Agriculture, Forestry, Environment and Water Management (Austria), Geological Survey of Slovenia (Slovenia), CIPRA (Germania), Regional Government of Carinthia Department 18, Water Management (Austria),Office of Government of Tyrol, Department of Water Economy (Austria), Grenoble Institute of Research and Study for Prevention of Natural Hazards (Francia), CEMAGREF (Francia), Federal Office for Environment (Svizzera)
Inizio/durata lavori: 01/09/2008 - 31/08/2011; 36 mesi
Sito internet: http://www.adaptalp.org

 

 

 

 

 

 

 

Programma INTERREG III A Alcotra ALPI LATINE - Progetto n° 165 PROVIALP - Protezione della viabilità alpina
 

Obiettivi Principali: punto di partenza dell'iniziativa è il fatto che l'esponenziale aumento della circolazione di merci e persone nell'area alpina ha messo in evidenza, negli ultimi anni, i problemi di varia natura connessi con l'adeguamento delle infrastrutture destinate ai trasporti. L'obiettivo principale del progetto PROVIALP è lo sviluppo di un metodo agile da mettere a disposizione degli enti preposti alla sicurezza delle reti viarie, al fine di poter predisporre valutazioni di pericolosità e rischio ex ante , per minimizzare i rischi per persone o mezzi in transito sulle vie di comunicazione, permettere una migliore gestione delle risorse per la messa in sicurezza e consentire una migliore gestione del pericolo e del rischio.
Partners: Arpa Piemonte (capofila) di Torino e il Cemagref di Grenoble (Francia)
Inizio/durata lavori: 06/2005 - 12/2007
Pubblicazione: Progetto n. 165 PROVIALP Protezione della viabilità alpina. Relazione finale / Projet n. 165 PROVIALP Protection de la viabilité alpine. Rapport final Arpa Piemonte, 2008

 

 

 

 

 

 

 

Programma INTERREG III B Spazio Alpino - Progetto ALPS GPS Quakenet - Alpine Integrated GPS Network Real-Time Monitoring and Master Model for Continental Deformation and Earthquake Hazard
 

Obiettivi Principali: Creazione della prima rete alpina di stazioni permanenti GPS per registrare gli spostamenti crostali, per una migliore comprensione delle dinamiche alpine e per l'identificazione di strutture sismogenetiche
Capofila: Università di Trieste
Partner italiani: Arpa Piemonte, Arpa Veneto, Prov. Aut. Trento, Prov. Aut. Bolzano, Regione Lombardia, Regione Liguria
Partner stranieri: Germania, Francia, Svizzera
Inizio/durata lavori: 01/1/2004 - 31/12/2006; 36 mesi
Sito internet: http://www.alpinespace.org

 

 

 

 

 

 

 

Programma INTERREG III A Italia Francia - Progetto: PRINAT - Creazione del polo dei rischi naturali in montagna della COTRAO 
 

Obiettivi Principali: Creazione di un Polo transfrontaliero RiskNat (denominato PRINAT) della COTRAO per progetti tecnici e azioni specifiche in materia di rischi naturali in montagna. Definizione di strategie comuni di cooperazione e di intervento in materia di RiskNat in montagna.
Capofila: Regione Autonoma Valle d'Aosta
Partner italiani: Arpa Piemonte
Partner stranieri: Rhone-Alpes ' Francia
Inizio/durata lavori: 1/10/2003 - 30/9/2006; mesi 36
Sito internet: http://www.risknat.org/pages/projets/Prinat.doc

 

 

 

 

 

 

 

Programma INTERREG III B Medocc - Progetto DAMAGE - Dévelopement d'Actions pour le Marketing et la Gestion post-évènements 
 

Obiettivi Principali: applicazione del "sistema qualità" alla gestione della post-emergenza, partendo dalla certificazione dei Comuni come strumento per il marketing territoriale
Capofila: Governo delle Isole Baleari
Partner italiani: Regione Lombardia, Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Arpa Piemonte
Partner stranieri: Universitat Politècnica de València, Université Internationale de la Mer, Regional Development Institute. Panteion University, Universitat de les Illes Balears - IMEDEA
Inizio/durata lavori: 04/2004 - 05/2006; 24 mesi
Sito internet: http://www.interreg-medocc.org/

 

 

 

 

 

 

 

Programma INTERREG III B Spazio Alpino  - Progetto CATCHRISK - Mitigation of hydro-geological risk in Alpine Catchments  
 

Obiettivi Principali: Analisi degli aspetti del dissesto idrogeologico, con particolare attenzione al trasporto di massa, alle frane  e ai crolli. Definizione di criteri per la valutazione dei tempi di ritorno degli eventi alluvionali e delle soglie di innesco delle frane superficiali. Definizione di scenari futuri di rischio.
Capofila: Regione Lombardia
Partner italiani: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di La Spezia, Arpa Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Regione Veneto
Partner stranieri: Austria, Germania, Svizzera
Inizio/durata lavori: 02/08/2002 - 31/07/2005; 36 mesi
Sito internet: http://www.catchrisk.org
Pubblicazione scientifica: Centro Regionale per le Ricerche territoriali e Geologiche Arpa Piemonte (edited by),  Mitigation of Hydrogeological Risk in Alpine Catchments. Catch Risk Guidelines, Torino: Arpa Piemonte, 2005.  

 

 

 

 

 

 

 

V Programma Quadro -  Progetto IMIRILAND - Impact of Large Landslide in Mountain Environment: Identification and Mitigation of  Risk  
 

Con il 2003 si è concluso il Progetto IMIRILAND di cui Arpa Piemonte è stata coordinatore amministrativo per un consorzio costituito da: Politecnico di Torino, CNR, Laboratoire Central des Ponts et Chaussées di Parigi, la Universitat Politècnica de Catalunya di Barcellona, la Technische Universität di Vienna e l'Ecole Polytechnique di Losanna.
Il Progetto ha avuto come obiettivo lo studio di grandi movimenti franosi e, in particolare, gli aspetti legati alla gestione del rischio connesso alla loro evoluzione, da un punto di vista tecnico-scientifico e di pianificazione territoriale. E' stato possibile approfondire l'analisi di pericolosità applicando un approccio multidisciplinare ad 8 siti localizzati in diversi Paesi europei: Italia (Rosone, Ceppo Morelli, Cassas), Francia (Sechilienne), Austria (Oselitzenbach), Svizzera (Sedrun, Conters), Principato di Andorra (Encampadana).
L'interesse per le grandi frane, problema diffuso e comune in ambiente montano, è legato alle caratteristiche evolutive di tali fenomeni, caratterizzati da una bassa probabilità di evoluzione come evento catastrofico, che tuttavia possono provocare gravi danni diretti e indiretti all'uomo, alle infrastrutture e all'ambiente. L'evoluzione catastrofica di questi fenomeni, già verificatasi in passato, ha messo in evidenza la mancanza di metodologie consolidate nell'ambito della previsione e della gestione dei rischi derivati.
La valutazione della pericolosità (hazard analysis) riveste un ruolo prioritario cui contribuiscono numerosi approcci: geologico-strutturale, geomorfologico, storico, geotecnico-geomeccanico, statistico (quest'ultimo finalizzato in particolare all'applicazione di modelli numerici per l'innesco e l'individuazione delle aree d'influenza dei fenomeni). Risultato di questa fase è la definizione di diversi scenari evolutivi, dal meno pericoloso al catastrofico.
Infine per i siti più significativi ed esemplificativi è stata affrontata l'analisi di rischio, di tipo quantitativo (QRA ' Quantitative Risk Analysis), basata sui seguenti aspetti: quantificazione numerica di tutti i parametri richiesti dalla QRA; valutazione della QRA attraverso matrici applicate in modo automatico con l'impiego di applicativi GIS, per arrivare inoltre ad una zonizzazione del rischio; calcolo della QRA per ogni scenario di pericolosità individuato nella fase precedente ed in modo separato per le quattro categorie di valori degli elementi a rischio (fisico, economico, ambientale e sociale).
Nel mese di agosto 2004 è stato pubblicato il volume dal titolo:  V Programma Quadro ' Progetto IMIRILAND Identification and mitigation of large landslide risk in Europe. Advances in risk assessments. Eds. Ch. Bonnard, F. Forlati and C. Scavia, Balkema Publishers : London, 2004
Sito internet: http://extranet.regione.piemonte.it/imiriland

 

 

 

 

 

 

 

INTERREG II C Italia Francia. Gestione del territorio e prevenzione delle inondazioni. Raccolta ed organizzazione di dati territoriali; valutazioni di pericolosità e rischio da fenomeni naturali e predisposizione piani comunali di protezione civile 
 

Il Programma Operativo INTERREG IIC Assetto del Territorio e prevenzione delle Inondazioni è stato approvato dalla Commissione delle Comunità Europee nel 1998. La Regione Piemonte ha affidato la realizzazione del programma operativo per la parte di sua spettanza alla Direzione Regionale dei Servizi tecnici di Prevenzione.  Una delle finalità del programma Gestione del territorio e prevenzione delle inondazioni è quella di fornire una panoramica degli eventi alluvionali che si sono verificati nelle regioni interessate dal progetto.  Tale panoramica, destinata al largo pubblico più che agli addetti ai lavori, mira ad aumentare la consapevolezza che:  gli eventi alluvionali sono fenomeni naturali ineliminabili che si manifestano ciclicamente con una certa regolarità;  il quadro meteoclimatico che genera eventi alluvionali lungo le regioni mediterranee di Spagna, Francia ed Italia presenta caratteri comuni; gli eventi si manifestano in un ripetersi cadenzato, con maggiore o minore intensità, ma con meccanismi simili tra loro; gli effetti al suolo prodotti dai vari eventi sono di norma confrontabili; medesime località vengono colpite ripetutamente negli anni con modalità tra di loro analoghe.
Inizio/durata: 1999 - 2001.
Pubblicazione scientifica: Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali e Dipartimento della Protezione Civile-Presidenza del Consiglio dei Ministri (edited by), Descrizione dei Principali Eventi Alluvionali del Piemonte della Liguria e della Spagna Nord Orientale, 2001.

 

 

 

 

 

 

 

INTERREG II C Falaises Mediterraneo Occidentale ed Alpi Latine. Prevenzione dei fenomeni di instabilita' delle pareti rocciose 
 

Obiettivi principali: obiettivo del progetto è definire strategie per il monitoraggio e la protezione dalle frane di crollo. Si focalizza sulle seguenti principali attività: localizzazione delle aree sorgente di frane di crollo, valutazioni di rischio, analisi computerizzate di frane di crollo e creazione di un database comune. Scopo del progetto è stata l'elaborazione di metodi di modellazione numerica della caduta massi, per la valutazione delle aree di influenza e di zonazione del pericolo.
Partners: Regione Lombardia (Italia); Regione Liguria (Italia); Politecnico di Torino (Italia); CH-Valais (Switzerland), CH-Vaud (Switzerland); Ecole Polytécnique Fédérale de Lausanne (Switzerland); Ecole Lémanique des Sciences de la Terre - Universités de Lausanne et  Genève (Switzerland); LIRIGM – Université de Grenoble (France) -  Regione Autonoma Valle d’Aosta, Région Rhône-Alpes (France).
Inizio/durata : 1999 - 2001.
Pubblicazione scientifica: K. Carere, S. Ratto, F. Zanolini (edited by), Prévention des mouvements des versants et des instabilités de falaises. Confrontation des méthodes d’étude des éboulements rocheux dans l’arc alpin.

 

 

 

 

 

 

 

INTERREG II Italia Svizzera. Collegamento delle reti di rilevamento e condivisione delle esperienze e delle conoscenze per la gestione del rischio idrogeologico 
 

Fra gli obiettivi programmatici del progetto INTERREG II per l'area transfrontaliera tra l'Italia e la Svizzera, l' Unione Europea ha indicato lo sviluppo della conoscenza dei fenomeni naturali influenzanti il territorio e la creazione, a titolo sperimentale, di un primo sistema strutturato di rilevamento, omogeneo sui due versanti alpini.
Tali obiettivi sono stati accolti dalla Direzione Servizi Tecnici di Prevenzione della Regione Piemonte, capofila di parte italiana, e dalla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, capofila per parte svizzera, nel programma 'Collegamento delle reti di rilevamento e condivisione delle esperienze e delle conoscenze per la gestione del rischio idrogeologico' e strutturati in sei azioni, così denominate:
Azione 1. Condivisione dei dati meteorologici in tempo reale, differita e storici.
Azione 2. Realizzazione di un atlante delle piogge intense sulle alpi occidentali italo-svizzere.
Azione 3. Definizione di una metodologia per la valutazione della pericolosità dei versanti in relazione ai processi inerenti la coltre superficiale, impiegando parametri ideologici, geotecnica e morfologici e da sperimentarsi in alcuni bacini campione.
Azione 4. Condivisione dei metodi e conoscenze sui processi di lave torrentizie per la difesa dei centri abitati.
Azione 5. Proposta di una metodologia inerente la mappatura e caratterizzazione dei processi di instabilità dei versanti da sperimentarsi sui bacini dell'alto Toce e della Maggia.
Azione 6. Contributo piemontese al progetto Verbano.
Inizio/durata: 1994 - 1999.
Pubblicazione scientifica: INTERREG II Italia Svizzera. Collegamento delle reti di rilevamento e condivisione delle esperienze e delle conoscenze per la gestione del rischio idrogeologico. Regione Piemonte Direzione Servizi Tecnici di Prevenzione; Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana-Istituto di Scienze della Terra, 2002

 

 

 

 

 

 

 

INTERREG I Italia  Francia. Rischi generati da grandi movimenti franosi 
 

Obiettivi principali: scopo del progetto è stata la collaborazione tra specialisti italiani e francesi nel campo dell’analisi delle frane e delle problematiche inerenti l’ambiente alpino, analizzando in modo critico le metodologie usate nei due paesi per studiare l’instabilità dei versanti in un’ottica di gestione del rischio.
Partners: Regione Piemonte (Italia) ; Politecnico di Torino (Italia); Université Joseph Fourier (France); Pole Grenoblais d’étude et de recherche pour la prévention des risques naturels (France); CETE, Lyon (France); CETE, Nice, (France) ; Laboratoire central des ponts et chaussées, LCPC, (France).
Inizio/durata: 1992 - 1994.
Pubblicazione scientifica: G. SUSELLA, F. Zanolini (edited by), Rischi generati da grandi moviemnti franosi – Studio comparato di 4 siti nelle Alpi Franco- Italiane, 1996

 

 

 

 

 

 

 

Ufficio per le Relazioni con il Pubblico
Comunicazione non ostile

Arpa aderisce al Manifesto della comunicazione non ostile, un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole, perché la scelta delle parole e del nostro stile comunicativo possono fare la differenza, in ogni contesto

Manifesto comunicazione non ostile

via Pio VII, 9 - 10135 Torino - tel. 011 1968 0111 fax 011 1968 1471 - Partita IVA 07176380017 - protocollo@pec.arpa.piemonte.it