Luglio 2014

Lo strumento del mese è il fonometro

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Fotografia di Marcella Luparia

Che cos'è e a cosa serve?

Il fonometro è lo strumento comunemente utilizzato nelle misure acustiche. La sua principale funzione è la misura del livello sonoro, espresso in dB (decibel).

Schematicamente un fonometro è costituito da:

  • un microfono, che ha il compito di trasformare ogni variazione di pressione sonora in un segnale elettrico;
  • un preamplificatore, che permette di adattare l’alta impedenza di uscita del microfono ai componenti elettronici seguenti;
  • una serie di filtri per la ponderazione in frequenza, secondo diverse curve di pesatura;
  • un circuito RMS per l’operazione di estrazione del valore efficace del segnale acustico;
  • un convertitore logaritmico;
  • un circuito integratore/mediatore;
  • un display per visualizzare i dati misurati.

fonometro

Viene utilizzato dai tecnici di Arpa Piemonte per la verifica dei livelli di inquinamento acustico, secondo quanto stabilito dalla Legge 26 ottobre 1995, n. 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico” e dai successivi decreti attuativi.

fonometro 2

Quali competenze occorrono per utilizzarlo?

L’impiego del fonometro richiede, oltre alla specifica conoscenza tecnica dello strumento, un’approfondita conoscenza dei fenomeni acustici, nonché del contesto territoriale in cui viene effettuata la misura.

Dove si trova?

In Arpa ogni sede provinciale è dotata di diverse tipologie di apparecchiature fonometriche. Oltre agli strumenti portatili, utilizzati per le verifiche puntali in ambiente abitativo, esistono vere e proprie centraline fonometriche equipaggiate per misure a lungo termine, utilizzate per il monitoraggio del rumore in ambiente esterno.

Attualmente Arpa ha posizionate sul territorio 7 centraline fisse: 3 a Torino, per monitorare l’evoluzione del rumore urbano (http://webgis.arpa.piemonte.it/flxview/GeoViewerArpa/), e 4 sul territorio piemontese ad ovest del Ticino, per quantificare il contributo acustico apportato dal sorvolo degli aeromobili in partenza dall’Aeroporto di Malpensa.

Curiosità

I telefoni cellulari di ultima generazione (smartphone), dotati di microfoni di buona qualità e di un hardware in grado di effettuare un’adeguata analisi dei segnali, possono essere utilizzati per misure conoscitive di rumore.
I risultati ottenuti in un recente studio condotto da Arpa evidenziano una buona risposta per livelli sonori compresi tra 35 e 80 dBA e nel campo di frequenze tra 250 e 5000 Hz.
Ogni apparecchio ha però una specifica risposta al rumore, in funzione delle caratteristiche del microfono, dell’elettronica interna e della particolare applicazione utilizzata per l’analisi dei dati.
Prima di considerare attendibili i livelli di rumore forniti da uno smartphone è pertanto necessario un confronto con strumenti di precisione!

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