Valutazione della mortalità estiva in relazione alle ondate di calore per la Città di Torino dal 15 maggio - 31 luglio 2019

9 agosto 2019

I primi mesi dell’estate 2019 hanno avuto alcuni periodi con condizioni metereologiche e temperature anomale. Vengono qui di seguito presentati gli esiti di una prima valutazione realizzata per verificare se e quali siano stati gli effetti sulla popolazione tra i residenti nella città di Torino.

In Piemonte il mese giugno 2019 ha avuto un’anomalia termica positiva di circa 3°C rispetto alla media del periodo 1971-2000 ed è risultato il 3° mese di giugno più caldo nella distribuzione storica degli ultimi 62 anni, dopo i corrispondenti mesi del 2003 e 2017.

Nello stesso mese è da sottolineare soprattutto l’eccezionale ondata di calore verificatasi nei giorni 26-29, nel corso della quale il 46% dei termometri delle stazioni della rete Arpa Piemonte ha registrato il primato assoluto di temperatura massima.

 Analizzando l’intero periodo oggetto di questa prima analisi, 15 maggio - 31 luglio, sono stati registrati 16 giorni in cautela, 8 in molta cautela e 1 in pericolo per quanto riguarda le ondate di calore classificate utilizzando l’indice HSI[1].

Inoltre, sempre nei 78 giorni analizzati, i decessi totali osservati risultano essere 1863 di cui 1684 (90.39% del totale) tra gli over sessantacinquenni  (di cui 1457 cioè il 78.21% del totale  tra gli over settantacinquenni) mentre le ondate di calore identificate risultano essere 3:

  •  prima ondata dal 2 al 7 giugno
  • seconda ondata dal 25 giugno al 11 luglio
  • terza ondata dal 21 al 28 luglio

Il numero massimo di decessi giornalieri, pari a 48 casi, di cui 45 nella classe di età over 65, si è registrato il 29 giugno 2019, in concomitanza con la rilevante ondata di calore che ha interessato quei giorni.

Nel periodo analizzato si registrano significative variazioni sia della percentuale di decessi osservati nei giorni con presenza di ondata di calore rispetto all’atteso negli stessi giorni (rispettivamente pari a 45.7% e 39.1%), sia nella differenza tra il numero medio giornaliero di decessi osservati rispetto agli attesi (rispettivamente pari a 21.6 e 19.6).

Al termine della stagione estiva saranno effettuate le analisi definitive, su tutti i capoluoghi, relativamente dell’andamento della mortalità estiva dell’anno 2019.

La relazione



[1] Tale indice indica una scala di attenzione basata sugli effetti del caldo sulla salute e deriva dalla combinazione di alcune variabili meteorologiche quali umidità, temperatura, velocità del vento, giorni consecutivi di caldo e valori medi climatologici.

Rispetto ai precedenti anni per il calcolo dell’indice HSI il periodo di riferimento climatologico è stato esteso, e va dal 1991 al 2015, ed è stata modificata l’equazione che combina tutte le variabili predittive dello stesso. 

 

 

 

 

 

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