Un nuovo strumento per la previsione delle frane superficiali in Piemonte

3 marzo 2020

Le frane superficiali devono il loro nome alla scarsa profondità a cui si sviluppa la superficie di movimento (da una decina di centimetri fino ad un massimo di 2 m). Sono frane causate dalle piogge d'evento, non dipendono cioè dalle piogge antecedenti, hanno evoluzione istantanea e si sviluppano principalmente su versanti con pendenze tra ai 18° e i 45° costituiti da coperture eluvio-colluviali o detritico-colluviali.

Da oggi è operativo SLOPS (Shallow Landslides Occurence Prediction System), il nuovo modello previsionale per l’innesco delle frane superficiali.

SLOPS distingue diverse unità territoriali di base derivanti dall’incrocio di mappe tematiche (litologia e suolo) e la di densità delle frane storiche occorse tra il 1990 e il 2016 (circa 33000 frane superficiali).

Le soglie pluviometriche utilizzate dal modello sono di tipo Cumulata-Durata, ottenute dell’elaborazione statistica delle frane storiche e delle piogge che le hanno causate. Le soglie sono di tipo probabilistico, dove la probabilità che una o più frane si inneschino è funzione dell’entità del superamento della soglia. SLOPS per effettuare le simulazioni sugli scenari di innesco utilizza sia le piogge registrate dalla rete pluviometrica di Arpa, sia le previsioni meteorologiche quantitative elaborate dall’Agenzia.

Arpa, sulla base delle risultanze del modello SLOPS, effettua quotidianamente la valutazione dello scenario di innesco atteso per le frane superficiali sul territorio regionale, riportandola nel bollettino informativo consultabile sul sito dell’Agenzia.

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