Cinghiali radioattivi in Valsesia. Aggiornamento

8 marzo 2013

Il rilevamento di livelli elevati di radioattività in campioni di carne di cinghiale in Valsesia è dovuto alla presenza del Cesio 137 ricaduto in quantità considerevole al suolo all’epoca dell’incidente di Chernobyl.
Il Cesio, infatti, è scarsamente mobile e permane negli strati superficiali del suolo (10-20 cm) per vari decenni.
Altre fonti di contaminazione diverse da Chernobyl sono da escludere dal momento che il costante monitoraggio dell’aria effettuato in continuo da Arpa Piemonte non ha mostrato eventi anomali negli ultimi anni.
Gli animali selvatici, che si cibano al suolo, sono dunque particolarmente soggetti all’ingestione di Cesio. Una situazione analoga avviene anche per i funghi e altri frutti spontanei del sottobosco.
Tutti gli altri alimenti che compongono la dieta tipo della popolazione, che sono monitorati dall’Agenzia mediante un programma di campionamento annuale coordinato da Ispra, hanno fornito sempre valori ampiamente al di sotto dei limiti.
Nel corso dell’incontro odierno tenutosi presso l’IZS di Torino, Arpa Piemonte si è impegnata a effettuare una campagna di approfondimento radiometrico di natura ambientale dell’area, con particolare riferimento ai suoli ed ai vegetali.
Sono in corso approfondimenti tecnico scientifici sulle tematiche relative alla valutazione della dose alla popolazione potenzialmente trasferibile dalla contaminazione radioattiva rilevata.

Seguiranno aggiornamenti sul sito internet di Arpa.

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