Attività sperimentali di Arpa per lo studio di metodi di campionamento ed analisi dei PFAS nell'aria

29 agosto 2022

Nel corso del 2021 Arpa Piemonte ha avviato alcune attività a carattere sperimentale finalizzate allo studio delle metodiche di campionamento ed analisi dei PFAS nell’aria.

Tali attività di studio, propedeutiche alla successiva pianificazione ed effettuazione di campagne di misura, si sono rese necessarie in considerazione dell’assenza - a livello nazionale ed internazionale - di metodi ufficiali validati.

Le sperimentazioni, proseguite nel corrente anno 2022 ed ora in fase di conclusione, hanno riguardato differenti tecniche di campionamento ed hanno richiesto l’effettuazione di più prove utilizzando diversi supporti adsorbenti, anche in combinazione tra loro, al fine di individuare - per ciascuna di esse - l’assetto più idoneo ad ottenere campioni omogenei e ripetibili per le molecole di interesse sito specifico.

In particolare nel 2021, in assenza di norme tecniche di riferimento, è stato condotto uno studio sperimentale finalizzato a mettere a punto la metodica di monitoraggio mediante raccolta delle deposizioni atmosferiche secche e umide ai composti PFAS. Lo studio delle deposizioni, normalmente applicata a diossine e PCB, è una tecnica di campionamento passiva che studia il trasferimento e la ricaduta degli inquinanti presenti in atmosfera, restituendo valori di massa di inquinante per unità di superficie e per unità di tempo [massa di inquinante (µg) * m-2 giorno-1].

Le diverse prove condotte in doppio presso una postazione di Spinetta Marengo hanno restituito informazioni circa la presenza di composti PFAS sito specifici (in particolare cC6O4 e ADV-N2), mentre non hanno evidenziato presenza di altri PFAS, se non tracce di PFOA.

ADV_N2

PFOA

cC6O4

µg/(m2d)

µg/(m2d)

µg/(m2d)

MIN

0,08

<LOQ*

0,16

MEDIO

0,58

0,02

2,20

MAX

1,26

0,04

5,33

 * inferiori ai limiti di quantificazione del metodo

Tali esiti, unitamente a quelli delle misure effettuate in zona considerata non esposta in provincia di Torino, sono stati soddisfacenti al fine di valutare la ripetibilità del metodo di studio delle deposizioni sia per la fase di prelievo che per l’analisi strumentale. Occorre precisare che tali esiti, che costituiscono il presupposto per la validazione del metodo sperimentale oggetto di studio, non rivestono ancora la valenza di dati ambientali validati.

Al termine delle sperimentazioni condotte, l’Agenzia comunicherà ai soggetti istituzionali interessati i dati che scaturiranno dall’applicazione delle metodologie validate secondo un approccio rigoroso e coerente con i principi della ricerca scientifica universalmente riconosciuti e delle norme di qualità adottate in Arpa Piemonte.

Si precisa infatti che la restituzione, a livello istituzionale, dei dati ambientali deve sempre avvenire attraverso l’applicazione di metodi di campionamento ed analisi sufficientemente “robusti” ed affidabili, tali da garantire la “valenza scientifica” e la “qualità” dei dati sotto diversi punti di vista (rappresentatività, ripetibilità, riproducibilità, accuratezza e precisione).

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