Ambiente

Fiumi e laghi

Nell’ambito delle reti di monitoraggio vengono controllati i principali fiumi e laghi prelevando e misurando le acque, il sedimento depositato sul fondo o quello in sospensione (detto DMOS – Detrito Minerale Organico Sedimentabile). I laghi monitorati sono quello di Viverone e il lago Maggiore. Di entrambi vengono analizzati l’acqua e i sedimenti. Per quanto riguarda i fiumi invece vengono monitorati il Po e la Dora Baltea (acqua, sedimenti e DMOS) e il Ticino (DMOS).

DMOS

Un modo molto efficace per tenere sotto controllo la presenza di radioattività in laghi e fiumi consiste nella verifica della contaminazione del particolato solido presente in acqua, sia sotto forma di sedimenti prelevati dal fondo che sotto forma di materiale in sospensione (DMOS - Detrito Minerale Organico Sedimentabile). Questo tipo di controllo è particolarmente sensibile grazie alla proprietà di molte specie radioattive di “attaccarsi” al particolato, concentrandosi.

Il DMOS, a differenza dei sedimenti, è materiale in fase di sospensione e fornisce quindi informazioni sulla storia più recente del corso d’acqua superficiale, permettendo l’individuazione di episodi recenti di contaminazione. Nel DMOS, oltre al cesio 137, è frequente trovare tracce di radionuclidi gamma emettitori “a vita breve” come lo iodio 131 che sono utilizzati nelle strutture sanitarie e che possono arrivare fino ai fiumi attraverso i reflui fognari, soprattutto quando gli scarichi non sono adeguatamente depurati. Si tratta comunque di concentrazioni non rilevanti dal punto di vista della radioprotezione. 

Il DMOS, che agisce come “spugna”, viene prelevato nei fiumi utilizzando delle speciali “trappole” che in una settimana possono raccogliere quantità di materiale sufficienti per le analisi di laboratorio. In Piemonte sono esaminati con cadenza semestrale campioni di DMOS prelevati sia sul Po a monte e a valle di Trino Vercellese (VC), dove è attualmente in fase di smantellamento la centrale nucleare E. Fermi che ha operato fino al 1987, e sulla Dora Baltea, a monte e a valle di Saluggia (VC), sul cui territorio insistono l’impianto Eurex, il Deposito Avogadro e l’impianto Livanova. (consultare la sezione relativa ai siti nucleari piemontesi)

Annualmente viene anche prelevato un campione di DMOS sul Ticino nei pressi di Trecate (NO). L’assenza di grossi centri urbani lungo il corso del fiume a monte del sito di prelievo fa sì che non sia mai stato rivelato lo iodio 131 di origine sanitaria, come invece accade raramente nel DMOS prelevato sulla Dora Baltea e quasi sempre in quello prelevato sul Po.    

Ambienti Boschivi

Gli ecosistemi naturali e semi-naturali, foreste e superfici boschive sono l'habitat naturale di animali selvatici, bacche, funghi e muschi.

Alcuni organismi tipici dei boschi e delle montagne, come i funghi, si comportano da “spugne”, concentrando e fissando i contaminanti e sono degli utili indicatori dello stato dell’ambiente. Anche gli animali selvatici, ad esempio i cinghiali, che si nutrono di ciò che cresce nei boschi possono concentrare i contaminanti radioattivi.

Per questi motivi, anche se si tratta di prodotti che di norma hanno un consumo piuttosto limitato, funghi, frutti di bosco e selvaggina sono matrici analizzate nell’ambito delle reti di monitoraggio.

Rapporti Tecnici e pubblicazioni

 

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Comunicazione non ostile

Arpa aderisce al Manifesto della comunicazione non ostile, un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole, perché la scelta delle parole e del nostro stile comunicativo possono fare la differenza, in ogni contesto

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